La mia incapacità di scegliere le persone di cui circondarmi sta diventando patologica.
L'ultima in ordine di tempo è una coetanea conosciuta al lavoro, il mio vecchio lavoro. Lavoravamo in due filiali diverse, lei in città io in provincia, eravamo praticamente a 10 km di distanza, ci siamo viste anche al di fuori degli orari di lavoro. Poi il suo contratto di un anno a tempo determinato non è stato rinnovato. Ho sempre pensato che fosse stata un'ingiustizia. E' rimasta un po' senza lavoro, poi ha trovato una cosa molto precaria, poi ha ripiegato su di un'altra società di lavoro temporaneo. Ripiegato nel senso che a lei, mi diceva, quel lavoro proprio non piaceva. Non piaceva per gli stessi motivi per cui non piaceva a me: lavoro massacrante, senza sbocchi professionali, con interlocutori di basso profilo, mal pagato. Ma per noi giovani donne laureate è così difficile trovare qualcosa che sia stimolante, ben pagato, che non ci stressi troppo e che sia adeguato al nostro brillante passato scolastico. Così l'ho aiutata. Adesso lavora dove lavoro io. Certo: mansione diversa. Ma lavora con le mie ex-colleghe.
Me ne sto pentendo. Molto. Non le piace. Anzi: le fa proprio schifo.
E io dovrei finalmente imparare quell'unica lezione che dalla mia vita non voglio proprio sentire: che devo farmi i cazzi miei, sempre.
E per concludere: ad un'altra mia ex-collega che mi ha appena chiamata al cellulare per sapere come ho fatto io a trovare lavoro cosa dovrei dire?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
4 commenti:
Dalle mie parti si dice:
"Fai del bene muor accis"
quanto hai ragione...ma poi me ne viene in mente un altro di modo di dire: fai del bene e dimentica, fai del male e ricordalo. dovrei solo dimenticare.
Basta tirare avanti E far finta di niente..E sempre una tua amica.quindi ciccia!!!!!!!!!!
vedremo...per adesso ho deciso che per natale non le faccio gli auguri
Posta un commento