Non si può sempre correre.
Non si può sempre pensare a domani.
A volte serve fermarsi e parlare.
Spegnere la televisione e sostare in tranquillità.
Rimettere a posto la scaletta delle priorità.
E allora il nostro divano si trasforma in un canotto di salvataggio nel mare della banalità e della routine quotidiana. Ri-scoprirsi parlando dell'effimero e ridendo di sciocca felicità.
Capire il legame senza paroloni ad effetto.
Sentirsi vicini senza neanche sfiorarsi.
Interrogarsi su che fine hanno fatto le aspirazioni e le convinzioni di una volta.
E alla fine capire che siamo sempre noi.
Cresciuti certo, ma ancora noi, sempre noi.
(per te che mi leggi e sai già tutto)
5 commenti:
credo di sapere di cosa parli...il messaggio è per una persona che ti è sempre vicina... è vero a volte bisogna fermarsi e fare il punto della situazione, ed è bellissimo quando scopri che tra le mille superficialità della giornata, quella persona ti è ancora accanto come e più di prima.
juliet lo sai, lo sai. certo che lo sai...
anche io ho fatto tardi stanotte...alla ricerca del tempo perduto...mi piace questo blog e la citazione di proust di questo post non può che farmi tornare da queste parti...
:DDD
benvenuta prescia, torna quando vuoi che io non so quando tornerò...lla ricerca delle cose perdute
ciao!
ricambio la tua visita.
molto bello anche il tuo blog!
ci gironzolerò spesso :-)
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