Come previsto Nicola non ha avuto il coraggio di escludere dal gioco chi può concorrere realmente alla vittoria. Inoltre andati via quelle che riteneva persone degne di stima e dotate di potere decisionale, sta dicendo quello che pensa sempre e su ogni cosa. Ma invece di essere eletto a guida del gruppo, suscita se gli va bene irritazione, se gli va male indifferenza.
Rimango dell'opinione che prima di partire non abbia deciso come apparire. Questo non significa che non abbia carattere, ma che ha deciso di voler apparire in maniera diversa. La scarsa conoscenza del mezzo televisivo ha fatto il resto. Risulta irrilevante allo schema del gioco, e stasera credo sarà nominato dal leader e rispedito a casa dal pubblico sovrano.
Non è una cattiva persona, è solo un pessimo giocatore.
Ho partecipato ad un altro famigerato concorso per entrare nella pubblica amministrazione.
Punti a favore: è per laureati quindi stipendio di base alto. Concorrenti: pochi.
Punti a sfavore: un posto per 50 concorrenti, di cui almeno un paio raccomandati (come da tradizione).
Quello che mi ha favorevolmente colpito è stata la prova. Niente domande a risposta multipla, tanto per mettere una crocetta in un posto, niente domande a risposta aperta, dove sbizzarirsi fra nozioni e burocratese.
Ma una bella prova di logica, che mi ha ricordato i bei vecchi tempi dell'università, a metà fra la semantica e metodologia e tecnica della ricerca sociale. Almeno quello che ho capito io.
Se mi convocano all'orale significa che ci ho preso.
Punti a favore: è per laureati quindi stipendio di base alto. Concorrenti: pochi.
Punti a sfavore: un posto per 50 concorrenti, di cui almeno un paio raccomandati (come da tradizione).
Quello che mi ha favorevolmente colpito è stata la prova. Niente domande a risposta multipla, tanto per mettere una crocetta in un posto, niente domande a risposta aperta, dove sbizzarirsi fra nozioni e burocratese.
Ma una bella prova di logica, che mi ha ricordato i bei vecchi tempi dell'università, a metà fra la semantica e metodologia e tecnica della ricerca sociale. Almeno quello che ho capito io.
Se mi convocano all'orale significa che ci ho preso.
Le prime due puntate le ho scritte mesi fa. Ora vi racconto il resto.
L'attività del web e quella concorsuale le potevo svolgere con meticolosa passione e con poco sbattimento. Quello che mi ha veramente usurato è stato il porta-a-porta.
Ho preparato il mio curriculum con un elemento fondamentale che la maggior parte delle persone dimentica di scrivere: gli obiettivi professionali. La maggior parte delle persone crede che dalle sue esperienze e dalla sua formazione si evinca quello che vuole fare da grande. O crede che chi leggerà quelle righe sia così interessato da capire quale sia l'aspirazione del candidato? La verità è che le persone non scrivono nel curriculum che lavoro si aspettano di trovare il più delle volte perché non lo sa, altre perché crede così di aprirsi un ventaglio di possibilità. Crede che se scrive cosa gli piacerebbe fare si preclude l'accesso a tante altre possibilità. Ma già è difficile essere chiamati, figuriamoci se i nostri interlocutori non sanno neanche che cosa ci aspettiamo da loro.
Quindi: munita di innumerevoli copie del mio curriculum con obiettivo professionale chiaro sul fondo ho battuto le zone industriali bussando ad ogni porta.
La conoscenza della zona industriale passa per ricerche via internet, ma ho anche scoperto che qualcuno aveva avuto la bella idea di produrre una mappa del posto che riporta le strade e i nomi delle industrie presenti.
Mi sono pentita di essermi licenziata di gennaio: questa attività sarebbe stato meglio svolgerla in primavera. E soprattutto dopo essermi vista per sbaglio nel riflesso di una porta a vetri mi sono resa conto che forse era meglio non andare in giro in jeans, scarpette da ginnastica e giaccone anti-pioggia, perché in quello stato non sarei rimasta impressa a nessuna centralinista se non per il pessimo gusto con cui andavo in giro.
Questa attività non ha riportato nessun risultato. Nessun colloquio, né tanto meno un posto di lavoro. Credo che il più delle volte, se non sempre, il mio curriculum sia finito direttamente nel cestino sotto la scrivania della centralinista. E se anche è finito sulla scrivania del direttore del personale di turno o del titolare dell' azienda non sia stato degnato di un'occhiata neanche per sbaglio.
Un sistema che ha portato a qualche risultato in più è stato lo spamming del mio curriculum. Mi sono procurata le mail delle aziende, attraverso il sito della camera di commercio. Se ero fortunata riuscivo anche ad ottenere la mail personale del titolare/direttore del personale previa telefonata. Con questo sistema ho spedito circa 600 mail. Ho ottenuto svariate risposte negative e un paio di colloqui. Ma non mi hanno aiutato a trovare lavoro.
L'attività del web e quella concorsuale le potevo svolgere con meticolosa passione e con poco sbattimento. Quello che mi ha veramente usurato è stato il porta-a-porta.
Ho preparato il mio curriculum con un elemento fondamentale che la maggior parte delle persone dimentica di scrivere: gli obiettivi professionali. La maggior parte delle persone crede che dalle sue esperienze e dalla sua formazione si evinca quello che vuole fare da grande. O crede che chi leggerà quelle righe sia così interessato da capire quale sia l'aspirazione del candidato? La verità è che le persone non scrivono nel curriculum che lavoro si aspettano di trovare il più delle volte perché non lo sa, altre perché crede così di aprirsi un ventaglio di possibilità. Crede che se scrive cosa gli piacerebbe fare si preclude l'accesso a tante altre possibilità. Ma già è difficile essere chiamati, figuriamoci se i nostri interlocutori non sanno neanche che cosa ci aspettiamo da loro.
Quindi: munita di innumerevoli copie del mio curriculum con obiettivo professionale chiaro sul fondo ho battuto le zone industriali bussando ad ogni porta.
La conoscenza della zona industriale passa per ricerche via internet, ma ho anche scoperto che qualcuno aveva avuto la bella idea di produrre una mappa del posto che riporta le strade e i nomi delle industrie presenti.
Mi sono pentita di essermi licenziata di gennaio: questa attività sarebbe stato meglio svolgerla in primavera. E soprattutto dopo essermi vista per sbaglio nel riflesso di una porta a vetri mi sono resa conto che forse era meglio non andare in giro in jeans, scarpette da ginnastica e giaccone anti-pioggia, perché in quello stato non sarei rimasta impressa a nessuna centralinista se non per il pessimo gusto con cui andavo in giro.
Questa attività non ha riportato nessun risultato. Nessun colloquio, né tanto meno un posto di lavoro. Credo che il più delle volte, se non sempre, il mio curriculum sia finito direttamente nel cestino sotto la scrivania della centralinista. E se anche è finito sulla scrivania del direttore del personale di turno o del titolare dell' azienda non sia stato degnato di un'occhiata neanche per sbaglio.
Un sistema che ha portato a qualche risultato in più è stato lo spamming del mio curriculum. Mi sono procurata le mail delle aziende, attraverso il sito della camera di commercio. Se ero fortunata riuscivo anche ad ottenere la mail personale del titolare/direttore del personale previa telefonata. Con questo sistema ho spedito circa 600 mail. Ho ottenuto svariate risposte negative e un paio di colloqui. Ma non mi hanno aiutato a trovare lavoro.
Stasera, sempre dopo Dottor House, vedrò l'isola (dei famosi).
Nicola (Canonico) è leader, la mia mamma ha sbagliato pronostici. Si sta ritagliando il suo spazio, forse perchè è rimasto l'unico belloccio parlante, visto che Big Jim sembra non pensante.
Se Nicola è intelligente (cosa di cui un po' dubito) stasera avrà l'opportunità di votare qualcuno che può ostacolarlo nella vincita: Vittorio o (meglio ancora) Claudio.
Il tortellone Alessandro non fa paura, e le signorinelle è facile vincerle nelle prove leader. Deve sbattere fuori qualche maschietto pericoloso. Se arriva in fondo neanche una come Manuela può fargli paura.
Variabile: il sostituto di Coco chi sarà?
Nicola (Canonico) è leader, la mia mamma ha sbagliato pronostici. Si sta ritagliando il suo spazio, forse perchè è rimasto l'unico belloccio parlante, visto che Big Jim sembra non pensante.
Se Nicola è intelligente (cosa di cui un po' dubito) stasera avrà l'opportunità di votare qualcuno che può ostacolarlo nella vincita: Vittorio o (meglio ancora) Claudio.
Il tortellone Alessandro non fa paura, e le signorinelle è facile vincerle nelle prove leader. Deve sbattere fuori qualche maschietto pericoloso. Se arriva in fondo neanche una come Manuela può fargli paura.
Variabile: il sostituto di Coco chi sarà?
Ci hanno rassicurato: i blog personali non verranno toccati. E io ringrazio sentitamente, perchè scrivere per me è importante, e finalmente posso scrivere senza relegare tutto in fondo ad un cassetto. Eppure, nonostante la mia dichiarazione d'intenti fin dall'inizio è sempre stata: scrivo perchè mi piace, c'è stato un momento in cui sono diventata schiava non dello scrivere, ma del blog. Dovevo aggiornarlo tutti i giorni, sbirciavo in continuazione statistiche ed accessi, e poi ho anche vinto scrivendo. E invece del delirio d'onnipotenza, una sana riflessione. Il premio l'ho ritirato in pausa pranzo, ho portato il pacco in ufficio, e ho raccontato del'avvenimento. Su una trentina di persone nessuno (e sottolineo nessuno) sapeva cos'è un blog figuriamoci spiegargli il mondo che ci ruota attorno. E invece del delirio d'onnipotenza una riflessione.
Scrivo perchè mi piace scrivere, e non sono certo io a dover dire se scrivo bene. Lo scrivere bene non è un buon esercizio di grammatica, deve esserci anche del contenuto. Non posso scrivere una porcata al giorno pur di esserci. Poi devi farti amico altri come te, ma siamo sicuri che ci assomigliamo? Se non hai un meme, non sei nessuno. Una volta la catena di sant'antonio arrivava per posta, e molti sentivano di sprecare soldi a spedire altre lettere, e invece ora non si spreca tempo a rispondere, anzi: si è risolto anche il problema della scelta dell'argomento di oggi. Ma non fa per me. Neanche dopo 10 anni di Agesci sono diventata brava a stare in gruppo, a fare gruppo. Sono educata, sono simpatica a volte, ma a fare comunità faccio troppa fatica. Faccio troppa fatica ad adeguarmi sempre a comunque, mi piace essere me, sempre. Troppo sempre. A volte i commentatori prendono il sopravvento su chi scrive. Ho assistito all'ammutinamento dei commentatori del blog di Selvaggia Lucarelli senza capire la dinamica della cosa. Ho scoperto sul blog di Velenero che esistono i troll: persone che scrivono cose a casaccio solo per irritare.
Così, complice il fatto che ho anche poco tempo, mi sono presa i miei tempi, e ho ricominciato a scrivere solo per il mio piacere.
Scrivo perchè mi piace scrivere, e non sono certo io a dover dire se scrivo bene. Lo scrivere bene non è un buon esercizio di grammatica, deve esserci anche del contenuto. Non posso scrivere una porcata al giorno pur di esserci. Poi devi farti amico altri come te, ma siamo sicuri che ci assomigliamo? Se non hai un meme, non sei nessuno. Una volta la catena di sant'antonio arrivava per posta, e molti sentivano di sprecare soldi a spedire altre lettere, e invece ora non si spreca tempo a rispondere, anzi: si è risolto anche il problema della scelta dell'argomento di oggi. Ma non fa per me. Neanche dopo 10 anni di Agesci sono diventata brava a stare in gruppo, a fare gruppo. Sono educata, sono simpatica a volte, ma a fare comunità faccio troppa fatica. Faccio troppa fatica ad adeguarmi sempre a comunque, mi piace essere me, sempre. Troppo sempre. A volte i commentatori prendono il sopravvento su chi scrive. Ho assistito all'ammutinamento dei commentatori del blog di Selvaggia Lucarelli senza capire la dinamica della cosa. Ho scoperto sul blog di Velenero che esistono i troll: persone che scrivono cose a casaccio solo per irritare.
Così, complice il fatto che ho anche poco tempo, mi sono presa i miei tempi, e ho ricominciato a scrivere solo per il mio piacere.
Forse questo blog non compirà neanche un anno.
Eppure credo di non fare del male a nessuno scrivendo quello che provo, quello che sento, quello vedo, quello che penso.
Ma a qualcuno non sta bene quello che facciamo. Non sta bene che ci ritagliamo il nostro spazio e diciamo quello che pensiamo, così come lo sentiamo, senza mediazioni di sorta.
A quanto pare i nostri governanti (regnanti?) stanno discutendo un disegno di legge per limitare la pubblicazione in internet di testi non sottoposti a controllo.
Ci sarebbero tante cose importanti di cui discutere. Tipo i giovani che non trovano lavoro. O se lo trovano è precario. Potrebbero discutere su come permettere a tutti di fare la spesa per mangiare senza fare debiti. Oppure di come fare per rendere più efficiente la cosa pubblica. Potrebbero discutere su come rendere più efficiente la nostra linea ferroviaria, o più sicure le nostre strade. E invece? Invece discutono su come migliorare l'ignoranza della popolazione. Perché il popolo bue ti segue meglio se affamato e privato della ragione.
Eppure credo di non fare del male a nessuno scrivendo quello che provo, quello che sento, quello vedo, quello che penso.
Ma a qualcuno non sta bene quello che facciamo. Non sta bene che ci ritagliamo il nostro spazio e diciamo quello che pensiamo, così come lo sentiamo, senza mediazioni di sorta.
A quanto pare i nostri governanti (regnanti?) stanno discutendo un disegno di legge per limitare la pubblicazione in internet di testi non sottoposti a controllo.
Ci sarebbero tante cose importanti di cui discutere. Tipo i giovani che non trovano lavoro. O se lo trovano è precario. Potrebbero discutere su come permettere a tutti di fare la spesa per mangiare senza fare debiti. Oppure di come fare per rendere più efficiente la cosa pubblica. Potrebbero discutere su come rendere più efficiente la nostra linea ferroviaria, o più sicure le nostre strade. E invece? Invece discutono su come migliorare l'ignoranza della popolazione. Perché il popolo bue ti segue meglio se affamato e privato della ragione.
Il mercoledì sera è una serata un po' incasinata.
E' la serata preposta alla doccia con shampoo. Normalmente lavo i capelli due volte a settimana, e una di queste due volte è il mercoledì sera. Poi li devo asciugare in un tempo ragionevole, altrimenti se mi appoggio sul cuscino anche solo con i capelli leggermente umidi, prendono una piega strana e poco piacevole.
Però il mercoledì sera è anche la serata del Dott. House: poco male. Una puntata, ore 21.40 sotto la doccia. E invece me lo hanno spostato da Italia 1 a Canale 5, e con ben due puntate. Capisco che sono in crisi di ascolto e spostano un prodotto da battaglia sulla rete che dovrebbe fare da traino, ma mi sconvolgono la serata.
Dopo il Dott. House andavo a fare la doccia con tv a tutto volume per sentire l'isola dei famosi. Che tanto non c'è bisogno necessariamente di vederla.
Tutto sconvolto. E per questo se già l'isola la vedevo poco, ieri l'ho vista ancora meno.
Ho avuto però l'opportunità di:
- vedere le lacrime della Ventura alla notizia dell'abbandono del gioco da parte di Coco...paura del televoto?
- vedere Tarzan e Jane caricarsi il triste sacco sulla spalla e avviarsi a piedi direzione casa...cosa credono? di essere nella casa del Grande Fratello che esci e sei a Cinecittà?
Ma sapete che io sto seguendo, anche se in maniera un po' superficiale, le gesta di Nicola (Canonico). Ieri sera si è meritato un complimento sa parte di Simona per la pesca del polipo. Ma nulla di più. Ma anche lui: se si prende la registrazione della settimana scorsa il momento nomination non è cambiato di una virgola. Stesso abbigliamento, stessa espressione fissa con occhio a palla, stessa impostazione di voce artefatta, stessa persona nominata con identica motivazione. Vorrei potergli dare un consiglio: rinnova un po' il copione altrimenti passerai dall'anonimato all'esclusione senza infamia e senza gloria. Meglio cattivo che indifferente.
E' la serata preposta alla doccia con shampoo. Normalmente lavo i capelli due volte a settimana, e una di queste due volte è il mercoledì sera. Poi li devo asciugare in un tempo ragionevole, altrimenti se mi appoggio sul cuscino anche solo con i capelli leggermente umidi, prendono una piega strana e poco piacevole.
Però il mercoledì sera è anche la serata del Dott. House: poco male. Una puntata, ore 21.40 sotto la doccia. E invece me lo hanno spostato da Italia 1 a Canale 5, e con ben due puntate. Capisco che sono in crisi di ascolto e spostano un prodotto da battaglia sulla rete che dovrebbe fare da traino, ma mi sconvolgono la serata.
Dopo il Dott. House andavo a fare la doccia con tv a tutto volume per sentire l'isola dei famosi. Che tanto non c'è bisogno necessariamente di vederla.
Tutto sconvolto. E per questo se già l'isola la vedevo poco, ieri l'ho vista ancora meno.
Ho avuto però l'opportunità di:
- vedere le lacrime della Ventura alla notizia dell'abbandono del gioco da parte di Coco...paura del televoto?
- vedere Tarzan e Jane caricarsi il triste sacco sulla spalla e avviarsi a piedi direzione casa...cosa credono? di essere nella casa del Grande Fratello che esci e sei a Cinecittà?
Ma sapete che io sto seguendo, anche se in maniera un po' superficiale, le gesta di Nicola (Canonico). Ieri sera si è meritato un complimento sa parte di Simona per la pesca del polipo. Ma nulla di più. Ma anche lui: se si prende la registrazione della settimana scorsa il momento nomination non è cambiato di una virgola. Stesso abbigliamento, stessa espressione fissa con occhio a palla, stessa impostazione di voce artefatta, stessa persona nominata con identica motivazione. Vorrei potergli dare un consiglio: rinnova un po' il copione altrimenti passerai dall'anonimato all'esclusione senza infamia e senza gloria. Meglio cattivo che indifferente.
Dopo soli 4 mesi sono riuscita ad ottenere un miglioramento della mia posizione.
Relegata in una posizione senza sbocchi, con la sottile arte della dialettica e della persuasione mi sono già ritagliata un posto al sole. Ora devo solo stare attenta alle malelingue, all'invidia, e alle cattiverie di quella a cui ho "rubato" il posto. Perchè in realtà c'è stato uno scambio di scrivanie. E adesso ci sono le fazioni. Ci sono le battutine. Le illazioni.
E chi se ne frega.
Ho raggiunto un mio personale micro-obiettivo.
Avanti il prossimo. Oggi sono in vena di sbranarmi qualcuno.
Relegata in una posizione senza sbocchi, con la sottile arte della dialettica e della persuasione mi sono già ritagliata un posto al sole. Ora devo solo stare attenta alle malelingue, all'invidia, e alle cattiverie di quella a cui ho "rubato" il posto. Perchè in realtà c'è stato uno scambio di scrivanie. E adesso ci sono le fazioni. Ci sono le battutine. Le illazioni.
E chi se ne frega.
Ho raggiunto un mio personale micro-obiettivo.
Avanti il prossimo. Oggi sono in vena di sbranarmi qualcuno.
Ci sono ricascata. Avevo promesso a me stessa che non sarebbe successo di nuovo. E invece non sono stata abbastanza forte. Anzi: nel momento in cui è successo ne sono stata anche fiera e felice.
Poi insieme al buio è calato anche il senso di colpa.
Cerco di non pensarci, cerco di giustificarmi con me stessa raccontandomi la favoletta che è solo questione di DNA. Noi donne siamo così, c'è poco da fare. E lui che si fidava di me. Avevamo fatto dei progetti insieme.
E invece mi sono sputtanata un bel po' di soldi in shopping selvaggio.
Aggiornamento nella barra laterale.
Poi insieme al buio è calato anche il senso di colpa.
Cerco di non pensarci, cerco di giustificarmi con me stessa raccontandomi la favoletta che è solo questione di DNA. Noi donne siamo così, c'è poco da fare. E lui che si fidava di me. Avevamo fatto dei progetti insieme.
E invece mi sono sputtanata un bel po' di soldi in shopping selvaggio.
Aggiornamento nella barra laterale.
Malgioglio è fuori dall'isola dei famosi.
E questo non può farmi altro che piacere.
Mi spiace che come al solito si faccia da parte degli opinionisti il gioco della Ventura (altrimenti non invita più), ma la solfa di Signorini che è stato eliminato perché diverso e "in Italia la diversità non paga" sa di vecchio e retorico. Alla faccia di tutti quelli che hanno visto quello che ho visto io in queste ultime due settimane. Se questo è un gioco alla sopravvivenza uno che se ne sta tutto il giorno senza fare nulla sarebbe già bello e stecchito se non avessero provveduto a lui. Ma soprattutto uno che mette zizzania ovunque e con chiunque. Solo io ho avuto l'impressione che gli luccicassero gli occhi di sadica malvagità appena riusciva a far sbrodolare a qualcuno dei suoi "compagni" delle cattiverie o delle constatazioni poco felici verso gli altri? E Lisa? Dopo la storia del complotto sembrava l'ombra di Malgioglio, da buona opportunista ha cercato di entrare nelle grazie di chi con una sola frase poteva decidere il destino dei concorrenti alle nomination.
E invece: fuori! E chiunque esca fra Coco a Manuela Villa hanno sfasciato il gruppo che si sentiva forte.
In realtà io volevo parlare un po' di Nicola Canonico, questo vip un po' nip che non sa di nulla. Che mentre qualcuno parla ha un'espressione vacua con la bocca aperta e gli occhi strizzati, come se non sentisse o capisse bene. Sull'isola gli piace fare il mediatore, si è vantato di essere l'unico che va d'accordo con tutti. A me dà l'impressione di uno che non si sbilancia perché non sa che posizione prendere. Dicevano di lui prima di partire che è una persona timida. Spero che il motivo per cui non riesce ad emergere sia quello. Simona in diretta non lo fa parlare. Lui si ritaglia un po' di spazio, occhi a palla fissi nella telecamera, parole studiate ripetute come una lezione imparata per bene, ma a Simona non piace. E neanche lo spunto della "busta" da portare al suo amico Carlo che si sposa a Milano ha fatto abboccare la Ventura. Si è sentito che ha chiesto cos'è, ma niente siparietti come le piaceva tanto farne con Malgioglio, e come le piace farne con Coco.
Secondo la mia mamma sarebbe meglio che uscisse adesso, in modo da avere l'opportunità di stare in studio per farsi vedere (e conoscere) un po'. Se arriva troppo in fondo, con questa suo modo di fare invisibile e senza mordente, non può sfruttare il volano delle chiacchiere in trasmissione. Perché, sempre secondo la mia mamma, lui non ce la può fare a vincere.
Qui vi lascio il link al commento di Selvaggia (spero non si arrabbi o offenda), che attraverso la cronaca della serata riesce a rendere esilarante delle puntate al limite del vergognoso.
E questo non può farmi altro che piacere.
Mi spiace che come al solito si faccia da parte degli opinionisti il gioco della Ventura (altrimenti non invita più), ma la solfa di Signorini che è stato eliminato perché diverso e "in Italia la diversità non paga" sa di vecchio e retorico. Alla faccia di tutti quelli che hanno visto quello che ho visto io in queste ultime due settimane. Se questo è un gioco alla sopravvivenza uno che se ne sta tutto il giorno senza fare nulla sarebbe già bello e stecchito se non avessero provveduto a lui. Ma soprattutto uno che mette zizzania ovunque e con chiunque. Solo io ho avuto l'impressione che gli luccicassero gli occhi di sadica malvagità appena riusciva a far sbrodolare a qualcuno dei suoi "compagni" delle cattiverie o delle constatazioni poco felici verso gli altri? E Lisa? Dopo la storia del complotto sembrava l'ombra di Malgioglio, da buona opportunista ha cercato di entrare nelle grazie di chi con una sola frase poteva decidere il destino dei concorrenti alle nomination.
E invece: fuori! E chiunque esca fra Coco a Manuela Villa hanno sfasciato il gruppo che si sentiva forte.
In realtà io volevo parlare un po' di Nicola Canonico, questo vip un po' nip che non sa di nulla. Che mentre qualcuno parla ha un'espressione vacua con la bocca aperta e gli occhi strizzati, come se non sentisse o capisse bene. Sull'isola gli piace fare il mediatore, si è vantato di essere l'unico che va d'accordo con tutti. A me dà l'impressione di uno che non si sbilancia perché non sa che posizione prendere. Dicevano di lui prima di partire che è una persona timida. Spero che il motivo per cui non riesce ad emergere sia quello. Simona in diretta non lo fa parlare. Lui si ritaglia un po' di spazio, occhi a palla fissi nella telecamera, parole studiate ripetute come una lezione imparata per bene, ma a Simona non piace. E neanche lo spunto della "busta" da portare al suo amico Carlo che si sposa a Milano ha fatto abboccare la Ventura. Si è sentito che ha chiesto cos'è, ma niente siparietti come le piaceva tanto farne con Malgioglio, e come le piace farne con Coco.
Secondo la mia mamma sarebbe meglio che uscisse adesso, in modo da avere l'opportunità di stare in studio per farsi vedere (e conoscere) un po'. Se arriva troppo in fondo, con questa suo modo di fare invisibile e senza mordente, non può sfruttare il volano delle chiacchiere in trasmissione. Perché, sempre secondo la mia mamma, lui non ce la può fare a vincere.
Qui vi lascio il link al commento di Selvaggia (spero non si arrabbi o offenda), che attraverso la cronaca della serata riesce a rendere esilarante delle puntate al limite del vergognoso.
Avevo già avuto modo di scrivere che i musical non mi picciono, non sono il mio genere, appena iniziano a cantare mi si diffonde una sensazione di fastidio in tutto il corpo e non vedo l'ora che ricomincino a parlare.
Ma questo Natale farò uno strappo una regola. Perchè a Tim Burton e Jonny Deep insieme non si può proprio dire di no.
Ho avuto modo di vedere il trailer di "Sweeney Tood" e il film si preannuncia fantastico e gotico come solo Tim sa fare. I temi portanti della suo cinema sembrano esserci tutti: dall'ambientazione gotica, al tratto fiabesco. Perchè la differenza fra la fiaba e la favola Tim l'ha imparata bene e ci regala delle fiabe per adulti, o per far tremare di paura i bambini la notte. O meglio: il bambino dentro ognuno di noi.
Ma questo Natale farò uno strappo una regola. Perchè a Tim Burton e Jonny Deep insieme non si può proprio dire di no.
Ho avuto modo di vedere il trailer di "Sweeney Tood" e il film si preannuncia fantastico e gotico come solo Tim sa fare. I temi portanti della suo cinema sembrano esserci tutti: dall'ambientazione gotica, al tratto fiabesco. Perchè la differenza fra la fiaba e la favola Tim l'ha imparata bene e ci regala delle fiabe per adulti, o per far tremare di paura i bambini la notte. O meglio: il bambino dentro ognuno di noi.
sperduta.
intorno niente spazi aperti.
buio.
non so come accade.
mi incammino e ad un tratto non riconosco quello che ho intorno.
scende la notte e rimango da sola.
sperduta.
intorno niente spazi aperti.
buio.
non so come accade.
mi incammino e ad un tratto non riconosco quello che ho intorno.
scende la notte e rimango da sola.
sperduta.
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