e i chakra si sciolgono

giovedì 30 ottobre 2008

pratico yoga perchè sono troppo pigra per affrontare qualsiasi tipo di sport.
non sono mistica, non mi definisco spirituale, non credo nella dimensione parallela.
io una volta leggevo i tarocchi. ed ero anche brava. mi chiamavano sul cellulare agli orari più improbabili per una smazzata di carte. quindi come posso credere in qualcosa di diverso dalla realtà?
eppure qualcosa è cambiato.
invece della solita lezione di yoga abbiamo sperimentato la meditazione dinamica kundalini.
non è la prima volta che la eseguo, e a onor del vero non ne ho mai capito l'efficacia nè tantomeno ha mai sortito un qualche beneficio.
come da manuale dopo lo stadio scuotimento e quello della danza mi sono accomodata a gambe incrociate, schiena dritta e occhi rigorosamente chiusi nel mio posticino senza pensare a nulla.
ero lì, appoggiata in un angolo, a occhi chiusi in una stanza buia circondata da perfetti sconosciuti e qualcosa mi è salito da dentro fino agli occhi, facendo rotolare fuori due lacrimoni degni dello scioglimento dei ghiacciai a causa dell'effetto serra.
me ne sono resa conto quando il lacrimozzo destro ha cominciato a pungermi sotto il mento, essendosi caricato strada facendo di scorie e impurità.
il romanticismo si sta vendicando di anni e anni di indifferenza ai suoi danni.

sorrido, sono di nuovo su corona's

mercoledì 29 ottobre 2008
per questa volta niente pezzi di me.
e il prossimo the pancino's non sarà il mio.
date un occhio, e mi raccomando: non dite niente a mia sorella.
il furto l'ho operato con la complicità di papà e lei ancora non lo sa.

il gigante e la bambina

colloquio fatto.
com'è andata? bisognerebbe chiederlo al selezionatore.
per me è andata bene.
io sono rimasta io, non ho sudato, non ho balbettato, non ho mentito.
mi sono detta: se deve andare bene deve andare per come sono, non per come voglio apparire rischiando anche di sbagliare travestimento.
i punti a sfavore sono soltanto un paio: il primo è la zona dove ha sede l'azienda, non molto distante da casa mia, ma per arrivarci una strada da camionisti; il secondo riguarda il ruolo: l'anello di congiunzione fra il responsabile e gli addetti. immagino le invidie e le gelosie che può scatenare l'inserimento di una figura ex-novo piuttosto che la promozione di uno all'interno.
per il resto è tutto fantastico. talmente meraviglioso che non voglio stare troppo a fantasticarci su.
se, e sottolineo, se mi daranno l'opportunità di fare due chiacchiere con il responsabile in questione, allora incomincerò a pensarci seriamente. per ora mi godo la sensazione di liberazione provata subito dopo l'oretta di chiacchiere fatte con uno che definirei un ragazzo, ma su cui mi sono dovuta ricredere quando mi ha dato della ragazzina.
il ruolo è molto impegnativo, ovviamente quello che mi interessa principalmente è la retribuzione.
lo so che i soldi non sono tutto nella vita, ma il mio ego ritiene che adesso sono molto sottovalutata dal punto di vista economico, e vorrebbe un po' di soldini in più per trucco, parrucco e vestitini. e poi più cinema, più libri, più viaggi senza tanti sensi di colpa.


previsioni e visioni

giovedì 23 ottobre 2008
il post precedente su un presunto Pirata dei Caraibi 4 ha scatenato piermatteo a cui lascio volentieri questa precisazione, visto che le poche righe scritte in proposito lasciano adito a troppe congetture.
non è vero che i film della saga in questione non mi sono piaciuti.
il primo l'ho trovato esilarante, innovativo, bello da guardare. un film per bambini realizzato in maniera (a mio avviso) superba. sai: quando noti che gli attori fanno dei film leggeri solo per fare cassa oltre la stupidità della trama noti anche la poca partecipazione o la mala-recitazione. e non era tipo "il signore degli anelli" dove tutti si sono presi anche fin troppo sul serio. considero il primo pirati dei caraibi un ottimo film. davvero. poi il sequel e poi ancora. come va tanto di moda. e li ho visti tutti senza però ritrovarci la vena genuina del primo lungometraggio.
e così il quarto davvero non lo reggo.
anzi del terzo non avevo scritto neanche male. e nei commenti ero stata profetica.

Il piacere di una visione

mercoledì 22 ottobre 2008

Ho ricevuto l'invito per questa proiezione a cui non posso partecipare per ovvi motivi logistici. Se qualcuno è interessato lo pubblico qui, e se ci andate: raccontatemi com'è.

La mal'ombra
di Andrea Segre e Francesco Cressati

Festival Internazionale del Film di Roma
Domenica 26 ottobre 2008 ore 19.00
Casa del Cinema
Largo Marcello Mastroianni, 1 - Roma

La proiezione del film si inserisce all'interno della sezione Fabbrica dei Progetti - New Cinema Network che ha selezionato il progetto del film "Shun Li e il poeta" di Andrea Segre.

Per ulteriori dettagli sull'evento:

http://2008.romacinemafest.org/catalogo.asp?ID_WEB_FILM=2412&where=26.10.2008&giorno=DOMENICA%2026

maledetta indecisione

lunedì 20 ottobre 2008

sono in fibrillazione.
venerdì ho ricevuto una proposta lavorativa che mi ha spaventato.
azienda importante. struttura solida. marchio conosciutissimo.
posto ambito: l'ufficio del personale. prospettiva di crescita.
affiancamento di persona che va in pensione.
ansia.
così venerdì ho declinato la scelta del giorno del colloquio per domani.
mi ero spaventata. alla fine a parte adolf cosa c'è di brutto a stare qua?
lo stipendio medio/basso?
l'impossibilità di fare un minimo di carriera?
l'essere considerata la "ragioniera"?
però è un posto sicuro (mi dicono le vocine nella testa)
ho passato l'intero fine settimana a rosicare.
stamattina chiamo. mi rendo disponibile.
mi dicono che mi fanno sapere per le 15.30/16.00.
l'ansia mi sta spazzolando i capelli.
fra un po' divento calva.

Pirati dei Caraibi 4 (2011)

domenica 19 ottobre 2008

ma ne sentivamo davvero il bisogno?
sono d'accordo con Johnny quando dice che vuole essere protagonista di film che anche i suoi bambini possono vedere, ma vestire per la quarta volta i panni del pirata Jack Sparrow mi sembra una vera esagerazione. per quanto attraente, esilarante, scanzonato, simpatico e ironico possa essere ancora.

A cosa serve la poesia?

sabato 18 ottobre 2008
Vi faccio un esempio.
Prendete una coppia che va abbastanza bene:
due o tre lustri di convivenza
casa figli interessi comuni.
I coniugi però, non essendo né sordi né orbi
né privi di altri sensi
naturalmente non immuni
dal notare che il mondo è pieno di persone attraenti
dell'altro sesso
di cui alcune, per circostanze favorevoli,
sarebbero passibili di un incontro da letto.

Sorge allora un problema che propone tre soluzioni.

La prima è la tradizionale repressione
non concupire eccetera non appropriarti dell'altrui proprietà
per cui il coniuge viene equiparato a un comò
Luigi XVI o a un televisori a colori
o a un qualsiasi oggetto di un certo valore
che non sarebbe corretto rubare.

La seconda soluzione è l'adulterio
altrettanto tradizionale
che crea una quantità di complicazioni
la lealtà (glielo dico non glielo dico?)
lo squallore di motel occasionali
la necessità di costruire marchingegni di copertura
che non eliminano la pura
di fastidiose spiegazioni.

La terza soluzione è senza dubbio la più pratica
Si prendono i turbamenti e i sentimenti
le emozioni e le tentazioni
si mescolano bene si amalgama l'immagine
con un brodo di fantasia
e ci si fa su una poesia
che si mastica e si sublima
fino a corretta stesura sulla macchina da scrivere
e infine si manda giù
si digerisce con un po' di amaro
d'erbe naturali
e poi non ci si pensa più.

(Joyce Lussu)

il tradimento sembra essere l'argomento ufficiale della mia vita d'ufficio. venerdì la mia capa mi ha letteralmente trascinata fuori a prendere il caffè per vedere l'ultimo acquisto della bionda da cui tutto ti aspetteresti, tranne un cornetto.
Grazie alla mia amichetta che è continua fonte di ispirazione e confronto, grazie ad Anonimo85 che mi ha fatto conoscere questa poesia.

lavori in corso

mercoledì 15 ottobre 2008

sto colorando di nuovo le pareti della mia stanza. l'inverno che arriva mi spinge ai cambiamenti.
i mobili sono momentaneamente in garage, appena finito ritorneranno al loro posto.
un'istantanea a memoria.

montenegro mon amour

lunedì 13 ottobre 2008
se madonna ha deciso di far passare il suo "Sticky & Sweet Tour" in montenegro significa che il luogo è diventato uno di quei posto in cui non potrò più tornare.
sono stata in vacanza in montenegro quando era figo andare in vacanza in croazia.
nell'estate del 2006 quando dicevo dove sarei andata (e quando sono tornata dove ero stata) dovevo supportare il tutto da un po' di geografia. di ritorno ho sempre dovuto combattere con l'ostilità del popolo pecora per cui se non ne parla studio aperto non fa tendenza e quindi non va frequentato.
e invece di tendenza lo è diventato, come immaginavo già un paio di anni fa mentre osservavo le decine di alberghi di lusso che stavano costruendo sulla costa fra budva e becici.
ed ecco spiegato perchè non potrò più tornarci.
quell'estate invece siamo partiti con un last minute pagato poco e goduto molto.
l'albergo sulla spiaggia di becici, una spiaggia bellissima su di un mare in cui ho anche fatto il bagno.
l'autobus ogni 15 minuti o un trenino rosso o giallo che costeggia tutta la costa che dalla mattina fin oltre mezzanotte ti porta a budva. budva come rimini: spiagge stracolme, chioschi direttamente sulla spiaggia, un viale da passeggio con ristoranti, negozi, il mercatino pieno di bancarelle e cianfrusaglie e articoli taroccati. fino a notte fonda musica nelle discoteche all'aperto, una pista con i kart. e per tornare indietro un taxi o uno dei tanti abusivi che per un euro a persona ti riporta in albergo.
accettano l'euro nonostante non facciano parte dell'unione europea. tutto costa(va) poco, tutto è(ra) abbordabile. è in montenegro che ho scoperto che il caffè turco non mi piace. però il pesce lo cucinano una meraviglia.
è talmente piccolo che un giorno abbiamo fatto un'escursione e abbiamo visto tutti i posti più importanti: il canyon scavato dal fiume tara, un monastero ortodosso, il lago scutari, il parco nazionale biogradska gora, abbiamo mangiato al durmitor e poi nello scendere di nuovo verso il mare abbiamo visto il monastero ostrog. c'è un'unica strada stretta e tortuosa che sembra faccia il giro di tutto lo stato.
a budva la città fortificata, all'isola di sveti stefan il borgo medioevale. ce n'è per tutti i gusti.
si sente parlare molto russo, e non ci vuole la zingara per indovinare come mai. credo che si stiano riappropriando degli antichi fasti.
lascio qualche foto scattata durante la vacanza, solo quelle in cui è completamente assente qualsiasi forma di vita, me compresa.

5 buoni motivi per farmi regalare un blackberry a natale

martedì 7 ottobre 2008

tecniche avanzate di marketing

domenica 5 ottobre 2008
odio vanity fair per aver messo nell'ultimo numero in edicola il campioncino di una fantastica crema idratante della estee lauder che non posso permettermi di comprare.
30 ml = € 83
un grazie sentito di cuore a chi ha scelto questo omaggio per avermi fatto sentire un po' pezzente.

inciampo ancora nelle stelle

sabato 4 ottobre 2008
torno da una splendida serata di chiacchiere e di risate passata con due ... non sono mie amiche, ma come definirle? ecco il problema a nascere in un posto, crescere in un altro, e poi spostarsi ancora, e poi ancora. adesso conosco delle persone, nessuna posso considerarla mia amica. ma una persona amica esattamente chi è? certo non posso considerare mia amica neanche quella che dopo venti quattro anni (24), dopo che eravamo passate dal giocare con le bambole a giocare con i primi amori, e poi lei era già sposata, mi ha confessato di essere sempre stata gelosa, forse invidiosa, adesso il termine esatto mi sfugge, di me, della mia vita.
ma queste due donne mi scaldano un po' il cuore e qualche giornata. sono le due donne con cui ho lavorato appena ho trovato lavoro dopo il disastro del posto precedente. mi hanno come adottata. mi hanno insegnato (quasi) tutto quello che so adesso. mi riempie di stupida soddisfazione sapere che nonostante la distanza, nonostante non siamo più in ufficio insieme, hanno piacere a trascorrere una serata chiacchierando con me. mettendomi al corrente delle loro vite, del loro ambiente lavorativo, che è stato per un po' anche il mio.
mentre tornavo a casa, a quella che adesso posso considerare la mia casa a tutti gli effetti, guardavo la strada adesso familiare illuminata dai lampioni. la notte ha sempre esercitato una fascinazione potente sul mio mondo immaginario. a volte guardando le luci che passano veloci di notte sull'autostrada mi commuovo, perché mi ricordano la mia infanzia, e facevo lunghi viaggi in macchina con i miei genitori e mia sorella. di notte. sempre di notte. e le luci che brillavano sull'asfalto e correvano veloci scandivano ad un ritmo sincopato la mia vita di bambina. l'autogrill di notte si trasformava ai miei occhi come un luna park, posto dei desideri e della loro realizzazione. ancora oggi adoro viaggiare di notte, sul sedile del passeggero, per guardare le luci passare. e pensavo che quando vivevo nell'altra casa, quella che dovevo sentire mia perché lì c'erano anche i miei genitori, non mi è mai capitato di tornare tardi guidando per strade buie. perché non mi era concessa la macchina per uscire la sera.
e allora pensavo, mentre tornavo a casa, a quella che adesso posso considerare la mia casa a pieno titolo, che è come se adesso avessi 18 anni e la patente fresca nel portafogli e la macchina nuova. e allora invece di fare la strada più breve ho allungato un po', guardando questa città con occhi meno neutri, ringraziandola per avermi accolta dandomi una seconda chance, perché alla prima ho perso e avevo proprio bisogno di dimenticare e ricominciare. per farmi delle amiche c'è tempo, per adesso mi godo la sensazione di libertà che stupidamente mi assale per una sciocca serata in cui ho potuto essere semplicemente io.

Hancock (2008)

giovedì 2 ottobre 2008

non è un film di fantascienza. non è un film da super-eroi.
è una commedia romantica e anche di quelle del filone triste.
lo sceneggiatore in un delirio di onnipotenza ha trasferito la sua ultima delusione d'amore in questo film: il lui della storia beve per dimenticare (che cosa poi non si sa, visto che soffre di amnesia), è stronzo (ma non diteglielo in faccia perchè si incazza) ma ha dei poteri fantastici. lei è bellissima, fortissima e si è allontanata solo per il suo bene. notare che questa scusa noi donne la usiamo spesso per allontanare uomini che in fin dei conti non ci hanno fatto niente di male ma che non vogliamo più tra i piedi. se stanno vicini muoiono, se stanno lontani vivono invincibili, forti e cazzuti, anche se malinconici.
l'idea di partenza è a mio avviso molto buona: sfatare un po' il mito dei super-eroi, far vedere cosa accade quando tentano di salvare il mondo, far vedere gli effetti collaterali di grandi gesti che si materializzano in grandi disastri. poi si perde nel romantico.

non portate i vostri bambini a vederlo. non è un film tipo superman o spiderman. è un film tipo "e adesso arriva polly", da ridere, ma non per bambini.