a volte succede anche così. te ne stai seduta sul divano di casa con la televisione accesa, tossicchiante e distratta, parte la pubblicità e una canzone attira la tua attenzione e ti fa alzare la testa.
le immagini scorrono senza riuscire a trovare corrispondenza nella memoria e poi succede. in un flash ricordi tutto: titolo della canzone, chi la cantava e dove l'hai sentita la prima volta.
e viene voglia di condividere il piacere della scoperta con chi passa di qui. anche solo per sbaglio.
e allora ecco: lou reed in perfect day in una scena del film trainspotting, di cui magari vi racconterò un'altra volta.
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sono raffreddada. parlo proprio così.
scambiando l'occlusiva sorda con quella sonora.
secondo mia madre è perché vado in giro poco vestita. io sono dell'opinione che finché si ostinerà a creare l'anticiclone delle Azzorre nel corridoio da cui transito calda di piumone non guarirò.
sono giorni che non seguo un telegiornale. e cosa sarà successo mai?
ma soprattutto: cosa cambia se io sono consapevole di quello che succede?
non leggo. neanche il volantino pubblicitario del supermercato sotto casa.
la televisione è un oscuro passatempo che non degno di uno sguardo.
la sala cinematografica un passatempo scomodo.
in compenso ho ascoltato mia madre, mia sorella, qualche mia zia e qualche amico di vecchia data con abbastanza attenzione da poter scrivere la sceneggiatura per almeno un paio di fiction ricche di intrighi, tradimenti, bugie, lacrime e sangue.
e nonostante non abbia nulla di interessante da scrivere e ho un tasso di ossigeno al cervello molto basso causa vie respiratorie intasate, la mania di appuntare pensieri stenta a morire.

valigia pronta in corridoio.
gatto che smiagola perché non vuole partire.
chilometri da macinare sperando di non trovare traffico.
dimentico sempre qualcosa.
lo spazzolino. il carica i-pod. una volta ho dimenticato di portare le mutande.
dicono che chi dimentica un oggetto in una casa è perchè dentro, in fondo in fondo a se stesso, vuole essere sicuro di avere una scusa per poter tornare.
mi innervosisco come se dovessi andare a sostenere un'esame invece che tornare a casa da mamma e papà.
in teoria il posto dove poter essere se stessi, in pratica il teatro per eccellenza.
aspetto un Oscar a breve.
vi invito tutti alla mia premiazione come miglior attrice protagonista e sceneggiatrice dei giorni più impegnativi da superare.

da bambine io e mia sorella avevamo un miliardo di modi per passare il tempo. anche se dovevamo stare zitte e ferme per non innervosire mamma e papà.
uno di questi era il gioco di natale.
sedute nel sedile di dietro della macchina, di sera, di ritorno da uno delle tante visite di cortesia che i miei genitori adoravano fare, ogn'una dal suo finestrino doveva contare quanti alberi di natale vedeva.
senza sbirciare dal lato dell'altra. bisognava contare ad alta voce, per non imbrogliare. arrivate a casa chi ne aveva visti di meno pagava pegno.
la crisi ha investito anche questa usanza.
ieri sera seduta nel mio sedile passeggero ho contato solo 5 alberi di natale.
eppure tornavo da padova.

binario 2.
ho mollato la macchina sotto casa, stanca di semafori rotonde clacson gente nervosa che non si decide mai a uscire 5 minuti 5 prima di casa per non stressare il prossimo.
una volta nell'attesa del treno mi sarei fumata una sigaretta. un modo come un altro per ingannare la mente e far scorrere il tempo più veloce. nonostante il freddo. con il rischio di bruciare il guanto sinistro. il sapore del tabacco come analgesico dal mal di fretta. il sapore della libertà dopo un pomeriggio passato a studiare (una volta), un intero pomeriggio passato a lavorare (oggi).
avevo dimenticato l'umanità che ci è data osservare mentre siamo in viaggio, in prestito a stazioni di attesa, seduti nel nostro posto finestrino.
e il tempo si dilata, il viaggio mi consente di appuntare pensieri, scopro che non è tempo perso.
scritto da
Marlene
ore
21:49
incubo e delirio
lavoro,
magia,
opinioni personali,
sensazioni,
vita quotidiana

il post di stamattina doveva essere corredato da un po' di spiegazioni (che mi avrebbero anche aiutato ad essere notata dai motori di ricerca).
volevo scrivere che io chi vinceva l'isola dei famosi 2008 lo avevo pronosticato una settimana fa, e ne avevo fatto partecipe Selvaggia Lucarelli (che saluto). le avevo scritto una mail perchè ha chiuso i commenti ai suoi post (ha fatto bene? ha fatto male? chissenefrega. il blog è suo e ci fa quello che le pare) e io che le avevo lasciato pochi commenti diluiti in molto tempo (il typekey è veramente odioso) dopo la cronaca della penultima puntata le avevo scritto quello che le avrei lasciato in commento (se fosse stato attivo). lei non so se ha letto, se ha cancellato senza leggere, se sono finita nello spam, ma la previsione era giusta.
la vincitrice dell'isola dei famosi 2008 è stata Vladimir Luxuria, transgender e comunista, buonista e diplomatica, che sull'isola ha giocato dimostrando di saper stare al gioco, prendendo tutto sul serio ma con un pizzico di ironia e intelligenza che non guasta mai.
dove sta scritto che chi si definisce (o è considerato) intelligente non può partecipare (o guardare) trasmissioni come questa: si osserva un po' di umanità che vive o fa finta di vivere, come nella realtà.
che leggevo i tarocchi lo avevo scritto di già, la palla di vetro è una possibilità già considerata da anni, ora se volete l'oroscopo mi posso attrezzare.
volevo scrivere che io chi vinceva l'isola dei famosi 2008 lo avevo pronosticato una settimana fa, e ne avevo fatto partecipe Selvaggia Lucarelli (che saluto). le avevo scritto una mail perchè ha chiuso i commenti ai suoi post (ha fatto bene? ha fatto male? chissenefrega. il blog è suo e ci fa quello che le pare) e io che le avevo lasciato pochi commenti diluiti in molto tempo (il typekey è veramente odioso) dopo la cronaca della penultima puntata le avevo scritto quello che le avrei lasciato in commento (se fosse stato attivo). lei non so se ha letto, se ha cancellato senza leggere, se sono finita nello spam, ma la previsione era giusta.
la vincitrice dell'isola dei famosi 2008 è stata Vladimir Luxuria, transgender e comunista, buonista e diplomatica, che sull'isola ha giocato dimostrando di saper stare al gioco, prendendo tutto sul serio ma con un pizzico di ironia e intelligenza che non guasta mai.
dove sta scritto che chi si definisce (o è considerato) intelligente non può partecipare (o guardare) trasmissioni come questa: si osserva un po' di umanità che vive o fa finta di vivere, come nella realtà.
che leggevo i tarocchi lo avevo scritto di già, la palla di vetro è una possibilità già considerata da anni, ora se volete l'oroscopo mi posso attrezzare.
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Marlene
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21:49
incubo e delirio
isoladeifamosi2008,
magia,
reality,
stronzate,
televisione,
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scritto da
Marlene
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11:34
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reality,
televisione


dorme nel suo cestino.
e mentre dorme: russa.
ma forte.
e allora lo chiamo. e lui, come un cristiano normale, si muove e per un po' sta in silenzio.
e poi ricomincia.

Adesso mi basterà un pezzettino della persona da maledire e me ne libererò per sempre.
Purtroppo la foto non rende giustizia, ma la bambolina di sx ha gli spilli di serie.
Mi basterà appendere una di queste fantastiche bamboline alla borsa o al portachiavi e saranno tutti avvisati: attenzione a farmi del male. Io mi vendico.
In realtà le bamboline voodoo andrebbero fatte a mano, con un filo speciale, o impastate con direttamente all'interno parti della persona a cui il maleficio è inviato.
A presto con ricette e pozioni per risolvere tutti (o quasi) i vostri problemi.
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