un bit mi si è incastrato nei denti

lunedì 29 dicembre 2008

sono raffreddada. parlo proprio così.
scambiando l'occlusiva sorda con quella sonora.
secondo mia madre è perché vado in giro poco vestita. io sono dell'opinione che finché si ostinerà a creare l'anticiclone delle Azzorre nel corridoio da cui transito calda di piumone non guarirò.
sono giorni che non seguo un telegiornale. e cosa sarà successo mai?
ma soprattutto: cosa cambia se io sono consapevole di quello che succede?
non leggo. neanche il volantino pubblicitario del supermercato sotto casa.
la televisione è un oscuro passatempo che non degno di uno sguardo.
la sala cinematografica un passatempo scomodo.
in compenso ho ascoltato mia madre, mia sorella, qualche mia zia e qualche amico di vecchia data con abbastanza attenzione da poter scrivere la sceneggiatura per almeno un paio di fiction ricche di intrighi, tradimenti, bugie, lacrime e sangue.
e nonostante non abbia nulla di interessante da scrivere e ho un tasso di ossigeno al cervello molto basso causa vie respiratorie intasate, la mania di appuntare pensieri stenta a morire.

cin cin

mercoledì 24 dicembre 2008

l'autostrada nella nebbia

martedì 23 dicembre 2008

valigia pronta in corridoio.
gatto che smiagola perché non vuole partire.
chilometri da macinare sperando di non trovare traffico.
dimentico sempre qualcosa.
lo spazzolino. il carica i-pod. una volta ho dimenticato di portare le mutande.
dicono che chi dimentica un oggetto in una casa è perchè dentro, in fondo in fondo a se stesso, vuole essere sicuro di avere una scusa per poter tornare.
mi innervosisco come se dovessi andare a sostenere un'esame invece che tornare a casa da mamma e papà.
in teoria il posto dove poter essere se stessi, in pratica il teatro per eccellenza.
aspetto un Oscar a breve.
vi invito tutti alla mia premiazione come miglior attrice protagonista e sceneggiatrice dei giorni più impegnativi da superare.

per qualche euro in più

giovedì 18 dicembre 2008

ci siamo ridotti ad andare a fare il pieno di benzina all'auto alle undici di sera.
e troviamo la fila.
e quando la fila dedicata ai possessori di social card, versione moderna della tessera annonaria, diventerà realtà sapremo con certezza che il tempo invece di evolversi ci risucchia in uno strano deja-vù.
con noi protagonisti di quella storia snobbata ai tempi della scuola.

piccola stella senza cielo

martedì 16 dicembre 2008
Non sono niente.
Non sarò mai niente.
Non posso volere
d'essere niente.
A parte questo, ho in me
tutti i sogni del mondo...
(F.Pessoa)



questo è il motivo per cui non dovrei scrivere nulla.
per quanto mi agiti rimango ferma.
per quanto mi impegni non concludo nulla.
forse dovrei lasciare le cose scorrere senza avere la presunzione di afferrarle.

il sentirmi ripetere che sono fredda e distante non fa di me una stella.

The perfect interview

lunedì 15 dicembre 2008


pur avendo apprezzato nel corso del colloquio le Sue capacità ed esperienze, siamo spiacenti di comunicarLe, scusandoci del ritardo, che la ricerca in oggetto si è conclusa con la scelta di un candidato che ha evidenziato caratteristiche particolarmente attinenti al ruolo.

Viene comunque inserita nella nostra banca dati e verrà da noi contattata per eventuali altre opportunità corrispondenti al Suo profilo e alle Sue aspettative.

Qualora rilevasse nostre inserzioni di Suo interesse, non esiti a segnalarcelo via e-mail.

La preghiamo inoltre di tenerci informati relativamente a cambiamenti significativi della Sua situazione professionale, per permettere l’aggiornamento della nostra banca dati.


scommetto che hanno scelto un uomo.

Solo uno in piu' ..... per favore.....

domenica 14 dicembre 2008



da bambine io e mia sorella avevamo un miliardo di modi per passare il tempo. anche se dovevamo stare zitte e ferme per non innervosire mamma e papà.
uno di questi era il gioco di natale.
sedute nel sedile di dietro della macchina, di sera, di ritorno da uno delle tante visite di cortesia che i miei genitori adoravano fare, ogn'una dal suo finestrino doveva contare quanti alberi di natale vedeva.
senza sbirciare dal lato dell'altra. bisognava contare ad alta voce, per non imbrogliare. arrivate a casa chi ne aveva visti di meno pagava pegno.
la crisi ha investito anche questa usanza.
ieri sera seduta nel mio sedile passeggero ho contato solo 5 alberi di natale.
eppure tornavo da padova.

particolari scik, sciok e fescion

venerdì 12 dicembre 2008
la fortuna di conoscere qualcuno che ne sa di html e menate varie ha prodotto i piccoli (ma stilosissimi) ritocchi al tempalte del mio blog che potete ammirare da alcuni giorni.

COME QUALI?

non avete notato che c'è un gattino rosso dagli occhi sgranati che vi fissa dall'indirizzo del blog?

e la neve che cade? non fa tanto: vaffanculo il riscaldamento globale, a casa mia si rispettano tutte le stagioni, ed esistono anche quelle a metà?

un ringraziamento a su610 per questo anticipo di natale.

e a me non piaceva marco masini

giovedì 11 dicembre 2008
ma ascoltavo i radiohead.








istigata dai corona's (ma anche no) gli emo spiegati ad un bambino di 4 anni.

Ho freddo (Gianfranco Manfredi)

mercoledì 10 dicembre 2008



lascio indizi per un eventuale regalo di natale.
e detto fra noi: io il trailer di un libro non lo avevo mai visto.

e stasera ... sciusci

sabato 6 dicembre 2008



e anche alla coop arriva il suschi.
male che va stasera almeno gatto eddie sarà contento.

Rimanendo in tema sky

giovedì 4 dicembre 2008


La crisi non ci tocca, la recessione non ci sfiora neanche lontanamente, l'Italia è un paese solido.
Questo quello che passa in televisione come messaggio.
Non si parla di niente altro.

Scusate...avevo dimenticato il grande problema degli italiani: aumenta il canone Sky.
Chè ancora non l'hanno detto, ma l'iva qualcuno la dovrà pur pagare a Murdoch, povero miliardario in canna.
Signor Murdoch stia tranquillo: da quando ieri sera è partita la serie Lost Room difficilmente mi convinceranno a rinunciare al suo servizio.
E poi in primavera aspetto (in ordine di godimento) Lost, Dexter, C.S.I. Las Vegas (in ultima analisi, ma solo perchè come tutti i rapporti che durano da un po' di tempo c'è sempre il piacere di stare insieme, ma non l'eccitazione dei primi appuntamenti).

Dove fermano i treni

lunedì 1 dicembre 2008

binario 2.
ho mollato la macchina sotto casa, stanca di semafori rotonde clacson gente nervosa che non si decide mai a uscire 5 minuti 5 prima di casa per non stressare il prossimo.
una volta nell'attesa del treno mi sarei fumata una sigaretta. un modo come un altro per ingannare la mente e far scorrere il tempo più veloce. nonostante il freddo. con il rischio di bruciare il guanto sinistro. il sapore del tabacco come analgesico dal mal di fretta. il sapore della libertà dopo un pomeriggio passato a studiare (una volta), un intero pomeriggio passato a lavorare (oggi).
avevo dimenticato l'umanità che ci è data osservare mentre siamo in viaggio, in prestito a stazioni di attesa, seduti nel nostro posto finestrino.
e il tempo si dilata, il viaggio mi consente di appuntare pensieri, scopro che non è tempo perso.

Facebook burning

domenica 30 novembre 2008
lo so lo so, anche io sono su facebook, ma il video l'ho trovato semplicemente molto divertente.
e volevo condividerlo con tutti quelli che passano di qua.


Polo nord

venerdì 28 novembre 2008

Perdidos season 5

mercoledì 26 novembre 2008
piccola anteprima di cosa succederà ai naufraghi di Lost (è che proprio non riesco a farne a meno)

perchè io lavoro

martedì 25 novembre 2008
il post di stamattina doveva essere corredato da un po' di spiegazioni (che mi avrebbero anche aiutato ad essere notata dai motori di ricerca).
volevo scrivere che io chi vinceva l'isola dei famosi 2008 lo avevo pronosticato una settimana fa, e ne avevo fatto partecipe Selvaggia Lucarelli (che saluto). le avevo scritto una mail perchè ha chiuso i commenti ai suoi post (ha fatto bene? ha fatto male? chissenefrega. il blog è suo e ci fa quello che le pare) e io che le avevo lasciato pochi commenti diluiti in molto tempo (il typekey è veramente odioso) dopo la cronaca della penultima puntata le avevo scritto quello che le avrei lasciato in commento (se fosse stato attivo). lei non so se ha letto, se ha cancellato senza leggere, se sono finita nello spam, ma la previsione era giusta.
la vincitrice dell'isola dei famosi 2008 è stata Vladimir Luxuria, transgender e comunista, buonista e diplomatica, che sull'isola ha giocato dimostrando di saper stare al gioco, prendendo tutto sul serio ma con un pizzico di ironia e intelligenza che non guasta mai.
dove sta scritto che chi si definisce (o è considerato) intelligente non può partecipare (o guardare) trasmissioni come questa: si osserva un po' di umanità che vive o fa finta di vivere, come nella realtà.
che leggevo i tarocchi lo avevo scritto di già, la palla di vetro è una possibilità già considerata da anni, ora se volete l'oroscopo mi posso attrezzare.

a me il mago casella mi fa un baffo

e ho pure le prove:


cliccare per ingrandire

Twilight (2008)

lunedì 24 novembre 2008
"e così il leone si innamorò dell'agnello.
che agnello stupido
che leone pazzo e masochista"

diciamoci la verità: semplicemente non ho più l'età per dialoghi del genere.



il film è confezionato benissimo. un regalo per tutti gli adolescenti che sognano di avere storie d'amore così pure e travolgenti.
io credo di aver sghignazzato ad una scena si ed una no. in quelle no mi annoiavo a morte.
e la cosa più mostruosa che ho individuato era la pettinatura del protagonista.
credo che se rivedessi il film preferito della mia adolescenza "jack frusciante è uscito dal gruppo" non ne rimarrei estasiata come ne rimasi allora.
solo questione di età e punti di vista.

bleah!

domenica 23 novembre 2008
Ho mangiato la Lindt Excellence 99% cacao e ho la netta sensazione che il primo ad aver assaggiato dei semi di cacao ha esclamato:
-qui ci vuole un po' di zucchero-


The Orphanage (2008)

sabato 22 novembre 2008
lo definirei l'occasione sprecata.
la storia è semplice: la protagonista torna a vivere nell'orfanotrofio dove è cresciuta prima di essere adottata, dove ha intenzione di creare una casa-famiglia. con lei il marito e Simon, il figlio adottato. ma nella casa strane presenze ci accompagnano fino all'epilogo sorprendente.
guillermo del toro si è talmente innamorato di questa storia tanto da produrlo e prestare il suo nome per il lancio.
la mia impressione è che da questa storia se ne potevano ricavare un paio di film. non ho trovato relazione fra le presunte molestie ricevute dai bambini e il loro relativo omicidio con occultamento di cadavere all'interno della tenuta, e la sparizione del bambino avvenuta, si scoprirà, per mano della mamma.
anzi, il finale conciliatorio poco si sposa con la scoperta che lei fa attraverso un percorso di immedesimazione spazio-temporale, mi sarei aspettata un piccolo Simon abbastanza incazzato con la cara mammina, altro che Wendy che torna all'isola che non c'è.
da riconoscere al cinema spagnolo il coraggio di investire in un'opera prima di un perfetto sconosciuto, continuando il filone del cinema horror inaugurato un po' di tempo fa da film come "darkness" e "il labirinto del fauno".
a proposito di "darkness": ho avuto l'impressione di essere tornata nella stessa casa.

Ho visto anche degli zingari felici

venerdì 21 novembre 2008
ascolto luca carboni da sempre, anche se le mie amichette lo consideravano tamarro e depresso. a me la sua vena poetica ha sempre affascinato e vederlo adesso cantare un brano così mi fa capire che il tempo può brizzolargli i capelli ma lo ha lasciato quel ragazzo sensibile e romantico che ricordo.



capolinea

martedì 18 novembre 2008
collega1: - a modena non mi sento più libera di girare liberamente. troppi extra-comunitari, mi mettono i brividi

adolf: - hai ragione. io ho anche paura ad uscire da lavoro di sera da sola, non ci si può fidare più di nessuno.

c1: - è che a modena siamo peggiorati un bel po'. pensa che questa estate in israele mi sentivo più sicura che qui.

adolf: - davvero?

c1:- andavo in giro con la borsa aperta, che qui me lo sogno ... e per forza: in giro era pieno di militari ... come non sentirsi protetti.

007 - quantum of solace (2008)

domenica 16 novembre 2008

Come deciso ho visto il secondo film in cui Daniel Craig veste i panni della spia britannica 007.
Cosa dire? Che lui è sempre più affascinante, sporco e cattivo.
E mi piace da morire.

Mr. Berlusconi, It's time to quit the jokes

giovedì 13 novembre 2008
sono una schiva a cui non piace apparire, ma il messaggio in rete lo lascio lo stesso.
se voi ci volete mettere anche la faccia cliccate qui


a proposito di gatti

il mio è qui.
dorme nel suo cestino.
e mentre dorme: russa.
ma forte.
e allora lo chiamo. e lui, come un cristiano normale, si muove e per un po' sta in silenzio.
e poi ricomincia.

piangere: che rabbia

mercoledì 12 novembre 2008

è stata la mia capa a dirmi di questa notizia: piangere fa bene alla salute.
ma non solo perchè nell'immediato ci regala sollievo, ma perchè nel tempo essendo una valvola di sfogo per lo stress, può evitarci qualche infarto o comunque qualche disturbo al cuore.
io piango solo di rabbia. mi commuovo molto facilmente, ma non riesco a trattenermi solo quando sono arrabbiata e messa in trappola.
quando mi succede qualcosa e mi sento impotente.
così mi sono sentita in questi giorni al lavoro. e in una occasione ho pianto.
l'ho guardata con sospetto.
se la conosceste sapreste che assomiglia nei modi a miranda priestley, come se le facessero tutte con lo stampino ste donne al comando.
eppure mi piace pensare che sia stato il suo modo per mettermi al corrente che nulla è irrisolvibile. e che lei ci sarà a darmi una mano.

Ho perso la verginità durante una puntata di ok il prezzo è giusto

domenica 9 novembre 2008

il libro che ogn'uno di noi vorrebbe aver scritto.
il libro che ogn'uno di noi potrebbe aver scritto se solo fosse veramente capace di scrivere.
gli anni dell'adolescenza raccontati con scanzonato piacere, senza nessuna retorica, ma con la capacità di metterci al corrente che tutti abbiamo un grosso debito con quel pezzettino di passato che chiamano adolescenza, che tutto quello che siamo dopo è il frutto di quello che siamo stati nelle aule della scuola superiore.
leggo queste pagine in pausa pranzo, con lo sguardo di chi carpisce il titolo fra lo stupito e il disgustato. lo leggo veloce consapevole che nonostante non sia una pietra miliare nella letteratura italiana, è il giusto manifesto di quegli anni '80 che per qualcuno sono stati gli anni peggiori, che hanno visto la nascita della televisione commerciale e il conseguente abbassamento del buon gusto, il diffondersi della musica elettronica, dei capelli cotonati e le spalline sotto la giacca, mentre per il protagonista sono gli anni che lo hanno visto diventare grande.
mi è piaciuto. mi è piaciuto tanto. ho riso di gusto ad alcune battute, ho letto con gli occhi colmi di nostalgia alcuni passaggi. soprattutto l'ho letto con la sensazione che chi lo ha scritto lo ha fatto con onestà, senza darsi troppe arie, regalandoci davvero qualcosa che gli appartiene.
pubblicato da uno considerato una "blogstar" quando io incominciavo a leggere i primi blog e neanche ne avevo uno tutto mio, e letto da tutta la blogosfera che conta, il libro non è più in catalogo.
come sono riuscita ad averlo sarà il nostro piccolo segreto, vero trentamarlboro?

Lettera aperta

sabato 8 novembre 2008

Signor Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, le scrivo dalle pagine di questo blog e non le invio nessuna mail perché la possibilità che lei mi legga è pari allo zero in entrambe le modalità, anche se le recapitassi queste parole direttamente nella sua villa sganciando il messaggio sul balcone della sua camera dalla zampetta di un piccione viaggiatore.

In questi giorni i media, compresa la cosiddetta blogosfera, è interessata e concentrata sulla vittoria di Barack Obama e sulla svolta epocale che questa vittoria significa. (Anzi, visto che siamo in argomento, dica la verità: quella cosa dell’abbronzato era in realtà un tentativo di evitare un altro ictus a Bossi).

Invece io guardo e ascolto di questa vittoria e penso a me, all’Italia. Penso che non cambierà nulla per il nostro paese, in quella frase che lei ha pronunciato – gli darò consigli – ho sentito il pensiero – sarà anche il presidente dagli stati uniti ma io da lui non ho niente da imparare - .

Quello che le invidio, che invidio a tutte le destre, è la capacità di dare risposte semplici a problemi complessi. L’economia va male? C’è crisi, in-ter-na-zio-na-le, non è colpa nostra, possiamo farci poco. Se Barack riuscirà veramente a far decollare nuovamente l’economia americana, trascinandosi dietro come ha sempre fatto nel bene e nel male, allora sarete pronti a dire che è stato un periodo difficile ma grazie al vostro governo il peggio è passato. Veloci, nonostante l’età, a saltare sul carro del vincitore appena è a portata di mano.

Non sono mai stata affascinata dagli Stati uniti d’America, anche se stavolta devo dire che li guardo ammirata anche io. Ammirata perché loro credono ancora ai sogni, signor presidente, hanno ancora la speranza di poter cambiare il mondo con un gesto, un pensiero, un ideale. Hanno quella speranza che qui 62 anni di governo democratico hanno prima tramortito, tenuto segregata, rilasciata a pezzi, e poi seppellita, lasciandoci incapaci di guardare al domani con serenità.


Giù al nord (2008)

giovedì 6 novembre 2008

sono dell'opinione che andare per un po' all'estero non significa solo vedere dei bei posti. credo che chi abbia l'opportunità di andare in un paese straniero dovrebbe sforzarsi anche di capire un po' "che aria tira", cosa di buono e diverso esiste in altri contesti e in altre realtà, e farne tesoro.
così mi ritrovo a vedere questo film che ha fatto ridere tutta la Francia, campione di incassi e scopro che oltralpe il rapporto nord-sud è vissuto in maniera diversa che da noi.
il sud dipinto come luogo privilegiato in cui vivere, dove fa caldo, la gente è ospitale e si sta benissimo; il nord invece un luogo freddo, inospitale, dove gli abitanti sono considerati dei sempliciotti semi-analfabeti e dove bisogna augurarsi di non nascere, tantomeno finirci a vivere.
fra gag e trovate anche esagerate, come solo gli stereotipi possono essere, si ride dei pregi e dei difetti degli abitanti del paesino di Bergues nel Nord-Pas de Calais, per poi constatare che "tutto il mondo è paese" e che vivere di pregiudizi preclude solo la scoperta di nuove opportunità e nuove possibilità.
dal punto di vista strettamente cinematografico credo che la traduzione dal francese non abbia reso giustizia agli equivoci lessicali in cui inciampa il protagonista, ma per chi come me il francese non lo parla neanche per sbaglio sarebbe stato del tutto inutile tentare di vederlo in lingua originale.
ovviamente non vedevo l'ora di parlarne ad Adolf, per comunicarle come in Francia il sud sia considerato un luogo privilegiato per vivere e il suo unico commento è stato:
- ma pensa te - (tipica espressione modenese che denota stupore)
che mi è parso suonasse come: - impossibile. evidentemente è SOLO un film. -

L'ottava vibrazione (2008)

lunedì 3 novembre 2008

nelle prime pagine, mentre ci presenta i personaggi della storia e li colloca al loro posto, come le statuine di un presepio, sembra di essere lì, con loro. la forza narrativa è talmente forte che sembra manchi il fiato dal caldo, sembra di essere immersi nell'aria calda e umida di Massaua a boccheggiare insieme a loro.
piano piano i personaggi si intrecciano dando vita ad uno spaccato di vita da colonia, quando l'Italia in piena espansione coloniale si sentiva al centro del mondo. perché qua e là Lucarelli dissemina indizi storici, tesse la trama di vicende personali sul telaio della storia vera.
amore, morte, tradimenti mescolati a piccole perle di coraggio ed eroismo.
fino all'epilogo tragico, evocato da una parola "Adua", annunciato già qualche pagina prima della fine.
nessun vincitore, si rimane tutti sconfitti dalla vita, tutti tranne i buoni.
"ci siamo andati impreparati, mal comandati e indecisi e quel che è peggio senza soldi. Fidando nella nostra fortuna, nell'arte di arrangiarsi e nella nostra bella faccia. Lo abbiamo fatto per dare un deserto alle plebi diseredate del Meridione, un sfogo al mal d'Africa dei sognatori, per la megalomania di un re e perché il presidente del Consiglio deve far dimenticare scandali bancari e agitazioni di piazza. Ma perché le facciamo sempre così, le cose, noi italiani?"
queste le parole di uno dei protagonisti.
per chi ha voglia di pescare un po' nel torbido.

fammi due pizze

domenica 2 novembre 2008
ci ho messo un paio di giorni prima di decidere di scriverne. e non credo neanche di averlo digerito del tutto. e anche perchè avevo deciso di non parlare più di determinati argomenti. ma non ce la faccio. ve lo racconto.
lo racconto qui perchè non se ne parla da nessuna parte. in televisione passa un'immagine dell'Italia serena e senza grandi problemi. ma per chi come me vive a due passi da uno dei più grossi poli ceramici che sta soffrendo una crisi non da poco, fa rabbia ascoltare di continui tagli sulle spalle dei cittadini e di sovvenzioni a chi di regola non fa certo beneficenza.
tornando ad un intero settore in crisi, ed occupandomi io di lavoro, ho chiesto alla mia capa se poteva dirmi dove trovare il calcolo della indennità di cassa integrazione. evidentemente mi serve per qualcuno che fra poco in cassa integrazione ci finirà, e di fronte alla mia preoccupazione lei, molto seriamente, aveva già la soluzione. queste persone ne possono approfittare per riposarsi un po' e se proprio hanno bisogno di arrotondare possono sempre andare a fare i camerieri in nero.
il primo pensiero che si è materializzato nella mia testolina è stato: lo so che ai tuoi occhi siamo solo una manica di meridionali pezzenti che possono anche tornarsene da dove sono venuti.
ma poi, ricordandomi anche del suo orientamento politico, ho pensato di rivolgerle un complimento paragonandola al suo degno presidente del consiglio.
peccato che lei non ricordasse, degno elettore dalla memoria corta.


e i chakra si sciolgono

giovedì 30 ottobre 2008

pratico yoga perchè sono troppo pigra per affrontare qualsiasi tipo di sport.
non sono mistica, non mi definisco spirituale, non credo nella dimensione parallela.
io una volta leggevo i tarocchi. ed ero anche brava. mi chiamavano sul cellulare agli orari più improbabili per una smazzata di carte. quindi come posso credere in qualcosa di diverso dalla realtà?
eppure qualcosa è cambiato.
invece della solita lezione di yoga abbiamo sperimentato la meditazione dinamica kundalini.
non è la prima volta che la eseguo, e a onor del vero non ne ho mai capito l'efficacia nè tantomeno ha mai sortito un qualche beneficio.
come da manuale dopo lo stadio scuotimento e quello della danza mi sono accomodata a gambe incrociate, schiena dritta e occhi rigorosamente chiusi nel mio posticino senza pensare a nulla.
ero lì, appoggiata in un angolo, a occhi chiusi in una stanza buia circondata da perfetti sconosciuti e qualcosa mi è salito da dentro fino agli occhi, facendo rotolare fuori due lacrimoni degni dello scioglimento dei ghiacciai a causa dell'effetto serra.
me ne sono resa conto quando il lacrimozzo destro ha cominciato a pungermi sotto il mento, essendosi caricato strada facendo di scorie e impurità.
il romanticismo si sta vendicando di anni e anni di indifferenza ai suoi danni.

sorrido, sono di nuovo su corona's

mercoledì 29 ottobre 2008
per questa volta niente pezzi di me.
e il prossimo the pancino's non sarà il mio.
date un occhio, e mi raccomando: non dite niente a mia sorella.
il furto l'ho operato con la complicità di papà e lei ancora non lo sa.

il gigante e la bambina

colloquio fatto.
com'è andata? bisognerebbe chiederlo al selezionatore.
per me è andata bene.
io sono rimasta io, non ho sudato, non ho balbettato, non ho mentito.
mi sono detta: se deve andare bene deve andare per come sono, non per come voglio apparire rischiando anche di sbagliare travestimento.
i punti a sfavore sono soltanto un paio: il primo è la zona dove ha sede l'azienda, non molto distante da casa mia, ma per arrivarci una strada da camionisti; il secondo riguarda il ruolo: l'anello di congiunzione fra il responsabile e gli addetti. immagino le invidie e le gelosie che può scatenare l'inserimento di una figura ex-novo piuttosto che la promozione di uno all'interno.
per il resto è tutto fantastico. talmente meraviglioso che non voglio stare troppo a fantasticarci su.
se, e sottolineo, se mi daranno l'opportunità di fare due chiacchiere con il responsabile in questione, allora incomincerò a pensarci seriamente. per ora mi godo la sensazione di liberazione provata subito dopo l'oretta di chiacchiere fatte con uno che definirei un ragazzo, ma su cui mi sono dovuta ricredere quando mi ha dato della ragazzina.
il ruolo è molto impegnativo, ovviamente quello che mi interessa principalmente è la retribuzione.
lo so che i soldi non sono tutto nella vita, ma il mio ego ritiene che adesso sono molto sottovalutata dal punto di vista economico, e vorrebbe un po' di soldini in più per trucco, parrucco e vestitini. e poi più cinema, più libri, più viaggi senza tanti sensi di colpa.


previsioni e visioni

giovedì 23 ottobre 2008
il post precedente su un presunto Pirata dei Caraibi 4 ha scatenato piermatteo a cui lascio volentieri questa precisazione, visto che le poche righe scritte in proposito lasciano adito a troppe congetture.
non è vero che i film della saga in questione non mi sono piaciuti.
il primo l'ho trovato esilarante, innovativo, bello da guardare. un film per bambini realizzato in maniera (a mio avviso) superba. sai: quando noti che gli attori fanno dei film leggeri solo per fare cassa oltre la stupidità della trama noti anche la poca partecipazione o la mala-recitazione. e non era tipo "il signore degli anelli" dove tutti si sono presi anche fin troppo sul serio. considero il primo pirati dei caraibi un ottimo film. davvero. poi il sequel e poi ancora. come va tanto di moda. e li ho visti tutti senza però ritrovarci la vena genuina del primo lungometraggio.
e così il quarto davvero non lo reggo.
anzi del terzo non avevo scritto neanche male. e nei commenti ero stata profetica.

Il piacere di una visione

mercoledì 22 ottobre 2008

Ho ricevuto l'invito per questa proiezione a cui non posso partecipare per ovvi motivi logistici. Se qualcuno è interessato lo pubblico qui, e se ci andate: raccontatemi com'è.

La mal'ombra
di Andrea Segre e Francesco Cressati

Festival Internazionale del Film di Roma
Domenica 26 ottobre 2008 ore 19.00
Casa del Cinema
Largo Marcello Mastroianni, 1 - Roma

La proiezione del film si inserisce all'interno della sezione Fabbrica dei Progetti - New Cinema Network che ha selezionato il progetto del film "Shun Li e il poeta" di Andrea Segre.

Per ulteriori dettagli sull'evento:

http://2008.romacinemafest.org/catalogo.asp?ID_WEB_FILM=2412&where=26.10.2008&giorno=DOMENICA%2026

maledetta indecisione

lunedì 20 ottobre 2008

sono in fibrillazione.
venerdì ho ricevuto una proposta lavorativa che mi ha spaventato.
azienda importante. struttura solida. marchio conosciutissimo.
posto ambito: l'ufficio del personale. prospettiva di crescita.
affiancamento di persona che va in pensione.
ansia.
così venerdì ho declinato la scelta del giorno del colloquio per domani.
mi ero spaventata. alla fine a parte adolf cosa c'è di brutto a stare qua?
lo stipendio medio/basso?
l'impossibilità di fare un minimo di carriera?
l'essere considerata la "ragioniera"?
però è un posto sicuro (mi dicono le vocine nella testa)
ho passato l'intero fine settimana a rosicare.
stamattina chiamo. mi rendo disponibile.
mi dicono che mi fanno sapere per le 15.30/16.00.
l'ansia mi sta spazzolando i capelli.
fra un po' divento calva.

Pirati dei Caraibi 4 (2011)

domenica 19 ottobre 2008

ma ne sentivamo davvero il bisogno?
sono d'accordo con Johnny quando dice che vuole essere protagonista di film che anche i suoi bambini possono vedere, ma vestire per la quarta volta i panni del pirata Jack Sparrow mi sembra una vera esagerazione. per quanto attraente, esilarante, scanzonato, simpatico e ironico possa essere ancora.

A cosa serve la poesia?

sabato 18 ottobre 2008
Vi faccio un esempio.
Prendete una coppia che va abbastanza bene:
due o tre lustri di convivenza
casa figli interessi comuni.
I coniugi però, non essendo né sordi né orbi
né privi di altri sensi
naturalmente non immuni
dal notare che il mondo è pieno di persone attraenti
dell'altro sesso
di cui alcune, per circostanze favorevoli,
sarebbero passibili di un incontro da letto.

Sorge allora un problema che propone tre soluzioni.

La prima è la tradizionale repressione
non concupire eccetera non appropriarti dell'altrui proprietà
per cui il coniuge viene equiparato a un comò
Luigi XVI o a un televisori a colori
o a un qualsiasi oggetto di un certo valore
che non sarebbe corretto rubare.

La seconda soluzione è l'adulterio
altrettanto tradizionale
che crea una quantità di complicazioni
la lealtà (glielo dico non glielo dico?)
lo squallore di motel occasionali
la necessità di costruire marchingegni di copertura
che non eliminano la pura
di fastidiose spiegazioni.

La terza soluzione è senza dubbio la più pratica
Si prendono i turbamenti e i sentimenti
le emozioni e le tentazioni
si mescolano bene si amalgama l'immagine
con un brodo di fantasia
e ci si fa su una poesia
che si mastica e si sublima
fino a corretta stesura sulla macchina da scrivere
e infine si manda giù
si digerisce con un po' di amaro
d'erbe naturali
e poi non ci si pensa più.

(Joyce Lussu)

il tradimento sembra essere l'argomento ufficiale della mia vita d'ufficio. venerdì la mia capa mi ha letteralmente trascinata fuori a prendere il caffè per vedere l'ultimo acquisto della bionda da cui tutto ti aspetteresti, tranne un cornetto.
Grazie alla mia amichetta che è continua fonte di ispirazione e confronto, grazie ad Anonimo85 che mi ha fatto conoscere questa poesia.

lavori in corso

mercoledì 15 ottobre 2008

sto colorando di nuovo le pareti della mia stanza. l'inverno che arriva mi spinge ai cambiamenti.
i mobili sono momentaneamente in garage, appena finito ritorneranno al loro posto.
un'istantanea a memoria.

montenegro mon amour

lunedì 13 ottobre 2008
se madonna ha deciso di far passare il suo "Sticky & Sweet Tour" in montenegro significa che il luogo è diventato uno di quei posto in cui non potrò più tornare.
sono stata in vacanza in montenegro quando era figo andare in vacanza in croazia.
nell'estate del 2006 quando dicevo dove sarei andata (e quando sono tornata dove ero stata) dovevo supportare il tutto da un po' di geografia. di ritorno ho sempre dovuto combattere con l'ostilità del popolo pecora per cui se non ne parla studio aperto non fa tendenza e quindi non va frequentato.
e invece di tendenza lo è diventato, come immaginavo già un paio di anni fa mentre osservavo le decine di alberghi di lusso che stavano costruendo sulla costa fra budva e becici.
ed ecco spiegato perchè non potrò più tornarci.
quell'estate invece siamo partiti con un last minute pagato poco e goduto molto.
l'albergo sulla spiaggia di becici, una spiaggia bellissima su di un mare in cui ho anche fatto il bagno.
l'autobus ogni 15 minuti o un trenino rosso o giallo che costeggia tutta la costa che dalla mattina fin oltre mezzanotte ti porta a budva. budva come rimini: spiagge stracolme, chioschi direttamente sulla spiaggia, un viale da passeggio con ristoranti, negozi, il mercatino pieno di bancarelle e cianfrusaglie e articoli taroccati. fino a notte fonda musica nelle discoteche all'aperto, una pista con i kart. e per tornare indietro un taxi o uno dei tanti abusivi che per un euro a persona ti riporta in albergo.
accettano l'euro nonostante non facciano parte dell'unione europea. tutto costa(va) poco, tutto è(ra) abbordabile. è in montenegro che ho scoperto che il caffè turco non mi piace. però il pesce lo cucinano una meraviglia.
è talmente piccolo che un giorno abbiamo fatto un'escursione e abbiamo visto tutti i posti più importanti: il canyon scavato dal fiume tara, un monastero ortodosso, il lago scutari, il parco nazionale biogradska gora, abbiamo mangiato al durmitor e poi nello scendere di nuovo verso il mare abbiamo visto il monastero ostrog. c'è un'unica strada stretta e tortuosa che sembra faccia il giro di tutto lo stato.
a budva la città fortificata, all'isola di sveti stefan il borgo medioevale. ce n'è per tutti i gusti.
si sente parlare molto russo, e non ci vuole la zingara per indovinare come mai. credo che si stiano riappropriando degli antichi fasti.
lascio qualche foto scattata durante la vacanza, solo quelle in cui è completamente assente qualsiasi forma di vita, me compresa.

5 buoni motivi per farmi regalare un blackberry a natale

martedì 7 ottobre 2008

tecniche avanzate di marketing

domenica 5 ottobre 2008
odio vanity fair per aver messo nell'ultimo numero in edicola il campioncino di una fantastica crema idratante della estee lauder che non posso permettermi di comprare.
30 ml = € 83
un grazie sentito di cuore a chi ha scelto questo omaggio per avermi fatto sentire un po' pezzente.

inciampo ancora nelle stelle

sabato 4 ottobre 2008
torno da una splendida serata di chiacchiere e di risate passata con due ... non sono mie amiche, ma come definirle? ecco il problema a nascere in un posto, crescere in un altro, e poi spostarsi ancora, e poi ancora. adesso conosco delle persone, nessuna posso considerarla mia amica. ma una persona amica esattamente chi è? certo non posso considerare mia amica neanche quella che dopo venti quattro anni (24), dopo che eravamo passate dal giocare con le bambole a giocare con i primi amori, e poi lei era già sposata, mi ha confessato di essere sempre stata gelosa, forse invidiosa, adesso il termine esatto mi sfugge, di me, della mia vita.
ma queste due donne mi scaldano un po' il cuore e qualche giornata. sono le due donne con cui ho lavorato appena ho trovato lavoro dopo il disastro del posto precedente. mi hanno come adottata. mi hanno insegnato (quasi) tutto quello che so adesso. mi riempie di stupida soddisfazione sapere che nonostante la distanza, nonostante non siamo più in ufficio insieme, hanno piacere a trascorrere una serata chiacchierando con me. mettendomi al corrente delle loro vite, del loro ambiente lavorativo, che è stato per un po' anche il mio.
mentre tornavo a casa, a quella che adesso posso considerare la mia casa a tutti gli effetti, guardavo la strada adesso familiare illuminata dai lampioni. la notte ha sempre esercitato una fascinazione potente sul mio mondo immaginario. a volte guardando le luci che passano veloci di notte sull'autostrada mi commuovo, perché mi ricordano la mia infanzia, e facevo lunghi viaggi in macchina con i miei genitori e mia sorella. di notte. sempre di notte. e le luci che brillavano sull'asfalto e correvano veloci scandivano ad un ritmo sincopato la mia vita di bambina. l'autogrill di notte si trasformava ai miei occhi come un luna park, posto dei desideri e della loro realizzazione. ancora oggi adoro viaggiare di notte, sul sedile del passeggero, per guardare le luci passare. e pensavo che quando vivevo nell'altra casa, quella che dovevo sentire mia perché lì c'erano anche i miei genitori, non mi è mai capitato di tornare tardi guidando per strade buie. perché non mi era concessa la macchina per uscire la sera.
e allora pensavo, mentre tornavo a casa, a quella che adesso posso considerare la mia casa a pieno titolo, che è come se adesso avessi 18 anni e la patente fresca nel portafogli e la macchina nuova. e allora invece di fare la strada più breve ho allungato un po', guardando questa città con occhi meno neutri, ringraziandola per avermi accolta dandomi una seconda chance, perché alla prima ho perso e avevo proprio bisogno di dimenticare e ricominciare. per farmi delle amiche c'è tempo, per adesso mi godo la sensazione di libertà che stupidamente mi assale per una sciocca serata in cui ho potuto essere semplicemente io.

Hancock (2008)

giovedì 2 ottobre 2008

non è un film di fantascienza. non è un film da super-eroi.
è una commedia romantica e anche di quelle del filone triste.
lo sceneggiatore in un delirio di onnipotenza ha trasferito la sua ultima delusione d'amore in questo film: il lui della storia beve per dimenticare (che cosa poi non si sa, visto che soffre di amnesia), è stronzo (ma non diteglielo in faccia perchè si incazza) ma ha dei poteri fantastici. lei è bellissima, fortissima e si è allontanata solo per il suo bene. notare che questa scusa noi donne la usiamo spesso per allontanare uomini che in fin dei conti non ci hanno fatto niente di male ma che non vogliamo più tra i piedi. se stanno vicini muoiono, se stanno lontani vivono invincibili, forti e cazzuti, anche se malinconici.
l'idea di partenza è a mio avviso molto buona: sfatare un po' il mito dei super-eroi, far vedere cosa accade quando tentano di salvare il mondo, far vedere gli effetti collaterali di grandi gesti che si materializzano in grandi disastri. poi si perde nel romantico.

non portate i vostri bambini a vederlo. non è un film tipo superman o spiderman. è un film tipo "e adesso arriva polly", da ridere, ma non per bambini.

Quanto sei bravo in geografia?

martedì 30 settembre 2008



This Traveler IQ was calculated on Tuesday, September 30, 2008 at 09:32PM GMT by comparing this person's geographical knowledge against the Web's Original Travel Blog's 3,128,706 travelers who've taken the challenge.




io sono notoriamente una schiappa. e tu?

Il paese dei balocchi

lunedì 29 settembre 2008

a volte credo al canto delle sirene. e tento la fortuna.

nel caso di bottega verde non funziona il tasto che permette di segnalare mail amiche per guadagnare la possibilità di votare nuovamente. funzione importantissima considerato che ci si può anche auto-votare. e in più si può vincere come miglior votante. ho fatto presente la cosa con dei messaggi lasciato nei commenti (moderati) che ovviamente non sono stati pubblicati. all'ultimo messaggio un po' arrabbiato (ho avvisato che avrei scritto quello che sto scrivendo) ho trovato un voto in più nel mio contatore ma non la possibilità di far iscrivere amici e parenti.

con yamamay siamo al solito caso all'italiana: registrarsi con innumerevoli pseudonimi in modo da votarsi e rivotarsi, lasciare commenti entusiastici e voti bassi solo per ottenere il voto di scambio, cambio di regole in fase di concorso e stupidità varie.

delusa. il termine esatto. anche perché oggi mi ha contattata una casa editrice che mi pubblica dietro compenso. e io di così tanti soldi da spendere, anche solo per promuovere me stessa, proprio non ne ho.
continuerò a sfogare la mia mania qui. aggratise. solo per i miei affezionati lettori.

Burn after reading (2008)

domenica 28 settembre 2008

prendete un pugno di attori famosi e dotati di talento, due fratelli registi ironici e intelligenti mescolateli ben bene ed ecco un film da non perdere.
in questa storia tutti sembrano divertirsi, e il divertimento ha contagiato anche me.
il prezzo del biglietto è ben ripagato da un brad pitt e un george clooney che dimostrano di saper recitare oltre ad essere dei gran bei maschi. anche se il mio sogno proibito si chiama john malkovich. e comunque tutti gli attori si sono reinventati in questo splendido grottesco dove sembra aleggiare la superficialità e la scemenza. in realtà una finta spy story che ci racconta la miseria di vite in cui l'imperativo è: apparire.
i personaggi si intrecciano, si mescolano, si ride in questa storia di inganni e bugie, fino alla conclusione che ci riporta da dove siamo partiti: in una veduta aerea di washington. quasi a simboleggiare che ogni storia, ogni vita è importante e degna di nota, ma diventa nulla se guardata con la giusta distanza.
sono sicura che la fila davanti alla mia, occupata integralmente da un gruppazzo di femminucce, sia rimasta molto delusa dal film. quando le ho viste arrivare armate di pop-corn e mega coca ho avuto la netta sensazione che ignorassero i registi del film. e non mi hanno delusa, uscendo con le facce scure e perplesse e lamentandosi del ruolo da cretino dato a brad.

crisi mutuo? mangia che ti passa

sabato 27 settembre 2008

non chiedetemi come, ma ho passato il pomeriggio a casa di una persona per una dimostrazione dei poteri sovrannaturali del bimby.
a parte l'inutilità dell'oggetto e il suo prezzo spropositato, quello che mi ha colpita era l'arroganza e la cattiveria della presentatrice che doveva piazzare il prossimo pezzo. una ultra cinquantenne dallo sguardo indagatore e porcino, avrebbe giurato sulla testa del suo yorkshire che anche la carne umana prendeva un sapore diverso se cucinato nella magica pentola.
io capisco che con la pensione non si arriva a fine mese, ma essere sottoposta al terzo grado in una cucina fra odori di bolognese e crema pasticcera ha incattivito anche me.

i buoni propositi (che manco a natale)

giovedì 25 settembre 2008
con oggi dichiaro definitivamente chiusa la stagione estiva.
ormai ho messo camicia, golf a maniche lunghe e giubbino.
ma soprattutto ho messo le calze, perchè quando si ha freddo ai piedi neanche un piumone termico sulle spalle può riscaldare il circolo polare artico che si forma intorno alle mie estremità.
la chiusura dell'estate è segnata anche da un altro vento: inizia il mio corso di yoga.
non immaginatemi a gambe incrociate seduta su un letto di chiodi a ripetere il mantra "om" fino a cadere in trance.
la disciplina dell'hatha yoga parte dal presupposto che per rilassare la mente bisogna rilassare il corpo. così ci si ritrova a mettere i propri muscoli in posizioni comode quanto quella di rimanere su un piede solo in un autobus stipato di gente, ma vi assicuro che il risultato è assicurato. a volte torno a casa con i muscoli addominali (la mia trippa) doloranti, come se avessi fatto della palestra, e la mente sgombra.
a volte balliamo. danze rituali che scaricano il corpo dalle tensioni. la mia preferita è il whirling, una danza sufi, ma anche la kundalini non è male. all'inizio ci si sente un po' cretini, ma mano mano che la musica incalza se ci si lascia trasportare è un'esperienza profonda.
ho praticato questa disciplina per 4 anni, il cambio di lavoro e i conseguenti orari di lavoro mi avevano costretta ad abbandonare. i miei chakra sono avvisati: adesso vi acchiappo e vi riallineo ad uno uno.

Tremonti: adesso spiegami questa

martedì 23 settembre 2008





















sono sempre più convinta, da un'analisi sommaria di come vanno le cose, che in italia una vera e propria concorrenza non esiste. le aziende diversificano prodotti e prezzi quel tanto che basta per farci credere di scegliere, mantenendo uno standard minimo e un prezzo base medio/alto, cosicché a conti fatti serve a poco saltellare da un gestore all'altro o fare la spesa in un posto o nell'altro perché loro si sono già spartiti la torta, e a noi neanche le briciole.
eppure a baggiovara, frazione del comune di modena, esiste un'oasi. un posto in questo deserto dove oggi la benzina costa 1,310 euro al litro. e sottolineo oggi, perché domani potrebbe costare qualche centesimo in più, o forse anche qualche centesimo in meno.
questo distributore di benzina a marchio CONAD dimostra che volendo anche in Italia può esistere la libera concorrenza, anche in italia il prezzo della benzina alla pompa può subire variazioni sotto la spinta della valutazione del dollaro al barile, e non solo quando si tratta di aumentarlo.
come sia possibile non ne ho idea, so solo che ormai conviene puntare la sveglia alle 4 del mattino e fare sempre e solo il pieno per evitare lunghe e interminabili code. perchè il genio che ha installato questo fantastico self service ha previsto otto (8) pompe e una sola (1) colonnina per il pagamento. basta un impedito con poca dimestichezza con le moderne tecnologie e rimpiangi di non esserti portato da casa un sacchetto di generi di prima sussistenza per superare i tempi di attesa.

Il grande freddo

lunedì 22 settembre 2008

io e il mio gatto ci scusiamo per la lunga assenza da queste pagine, ma il freddo ci ha colto del tutto impreparati.
soprattutto ci ha gettato nello sconforto.
a noi piace il caldo.
e non c'è altro da aggiungere.

Per me li ammazza tutti.......

mercoledì 17 settembre 2008












quando ho visto quell'uomo dal capello biondo ossigenato svenuto sul fondo della zattera ho pensato che in fondo l'isola è veramente dura, e non è tutto studiato a tavolino come malignamente penso. ma quando ha tirato su la testa e ha incominciato a parlare muovendo i muscoli facciali come se fossero scollegati da qualsiasi legame con il cervello un brivido mi ha attraversato la schiena. io quell'uomo lo conosco.

so che questa precisazione a voi cinefili incalliti non serve. ma non si sa mai.
alla vostra destra la foto del custode dell'università di bologna carlo capponi protagonista dell'isola dei famosi edizione 2008 nel gruppo dei "non famosi", alla vostra sinistra l'attore Ted Levin che nel silenzio degli innocenti interpretava la parte del serial killer.
io non dormirei sonni tranquilli sull'isola.

Un giorno perfetto (2008)

martedì 16 settembre 2008

è da venerdì che questo post è qui. lo avevo scritto in fretta, buttando giù le emozioni e le sensazioni appena arrivata al lavoro venerdì mattina. scritto su di un paio di foglietti di carta da riciclo che in fretta avevo anche infilato sotto la calcolatrice per non farli vedere alla collega. i foglietti sono rimasti lì. e nel fine settimana non ho fatto altro che dormire. eccoli. sempre in perfetto ritardo rispetto a questo mondo che corre via senza di me.

Ferzan Ozpetek è rimasto strettamente legato alle tematiche della complessità dei rapporti sociali contemporanei confezionando però un film molto lontano dal suo modo di raccontare. Non è esattamente una storia.
Sembra piuttosto una storia raccontata con la freddezza del documentario. Come a dire: guarda cosa succede se la mente si inoltra in abissi sconosciuti e pericolosi. Non spiega, non giustifica, non giudica. Racconta, lasciando spesso al non visto e al non esplicitato il compito di accompagnarci all'epilogo della storia.
Racconta l'ineluttabilità degli eventi. Racconta gli intrecci del destino, quelli che noi non riusciamo a controllare, quelli che non riusciamo neanche ad immaginare, quello stesso destino a cui nell'antica grecia neanche gli dei potevano sottrarsi.
La scena più commovente è stata quella in cui lei compra un gelato: crema e cioccolato. Noi abbiamo visto quel tanto che basta per intuire la tragedia, ma lei in quel momento, con quel gesto, si riappropria della sua vita. Sappiamo che mangia poco dalle parole del figlio, prende pillole dimagranti, ma dopo tante privazioni e sofferenze, in quel gesto riscatta tutto. Anche se è solo un attimo.
Il finale come quello de "Le fate ignoranti" (lo avete visto, vero? e rivisto e segnato il dvd a furia di rivederlo. se così non fosse ditelo che vi spiego cosa intendo): lei si ferma, guarda in macchina e dal suo sguardo capiamo che sa già tutto. Ha già "sentito" tutto prima di quell'ultimo squillo di cellulare che in dissolvenza ci lascia sulla poltrona impietriti e con una scomoda sensazione di pesantezza.
Con buona pace di Tarantino, che ha detto che Italia si fanno solo film deprimenti, questo film, a mio avviso, è riuscito a raccontare una storia la cui trama si può ritrovare in qualsiasi pagina di cronaca locale, in maniera assolutamente forte, poetica e delicata nello stesso tempo.
Forse non siamo capaci di fare del film d'evasione trasfigurando il nostro malessere, ma almeno non distruggiamo intere città per riportare un certo equilibrio.
Lo consiglio a chi ama, per davvero, perchè può scoprire che l'amore nella sua forma più potente può essere distruttivo.

Notizie da Modena

venerdì 12 settembre 2008


ho visto anche io il nuovo multisala inagurato a Modena questa estate: il Victoria.
come se il cinema italiano attraversasse una fase di rinascita.
come se non ci fossero abbastanza sale cinematografiche che se la passano male anche a Modena. come se non ci fossero abbastanza luoghi dove intrattenere lo spettatore medio fra una proiezione e l'altra.
Cosa non si farebbe per un pop-corn in più.
esternamente è un cubo (leggi: un capannone industriale adattato), dentro ti accolgono i faccioni dei divi cinematografici di ogni tempo: chi sottoforma di locandina chi in forma di ritratto ispirato a Andy (sempre lui). e mentre fai la conta (questo ce l'ho, questo l'ho perso), hai anche il tempo di domandarti che cosa ci fa la locandina di Titanic in mezzo ad una affranta Sofia in ginocchio, disperata nella sua Ciociara e un Clark Gable con tra le braccia la sua Vivien Leigh.
seduto al tavolo dell'immancabile fastfood/bar, che qui vende piadina crescione ed erbazzone, scopri anche che le casse hanno la rete non protetta: Wi-Fi ZONE TM. e ad un occhio mediamente curioso non sfugge che la filodiffusione proviene da uno stereo (a palla) appoggiato su di una mensola del bar.
la tecnologia c'è: si vede e si sente all'interno della sala.
E i vostri € 7,50 non sono stati sprecati.

It's the end of the world as we know it (and I feel fine)

mercoledì 10 settembre 2008
A che ora è la fine del mondo? Cosa non ho fatto prima di dissolvermi per sempre?
Sicuramente non ho visto la Polinesia, nè le piramidi Maya, e neanche i testoni dell'isola di Pasqua.
Partendo dal presupposto che credo sia solo una trovata pubblicitaria per accendere i riflettori su di un lavoro interessante, ma ignorato (e non venitemi a dire che la vita dello scienziato è entusiasmante) spero solo sia un processo indolore.
Spero che lo spazio - tempo mi inghiotta in un unico boccone, senza masticarmi come una fruit-joy dal sapore irresistibile.

Dastardly & Muttley

martedì 9 settembre 2008



continua a farmi ridere. e a ricordarmi la bambina che ero.

Tanti auguri a me

domenica 7 settembre 2008

L'avvocato del diavolo (1997)

venerdì 5 settembre 2008
Ti voglio dare una piccola informazione confidenziale a proposito di Dio. A lui piace guardare: è un guardone giocherellone! Lui dà all'uomo gli istinti, concede questo straordinario dono, poi che fa? Fissa tre regole in contraddizione: guarda, ma non toccare! Tocca, ma non gustare! Gusta, ma non inghiottire! E mentre tu saltelli da un piede all'altro, lui che fa? Se ne sta là a sbellicarsi dalle matte risate.

Segreti di bellezza

mercoledì 3 settembre 2008
Ho scoperto a mie spese che non basta mettermi a dieta un mese prima dell'unica settimana di vacanza che ho durante l'anno per arrivarci magra e attraente.
Volevo credere alla pillola da prendere ogni giorno prima dei pasti per ridurre la fame.
E ho quasi comprato la panciera che usata come un capo di abbigliamento normale promette di sciogliere i cuscinetti di grasso più resistenti.
Nessun attrezzo di tortura, nessun ritrovato farmacologico, nessuna pozione magica.
Il vero segreto per essere, e rimanere, sempre in forma è forza di volontà, fatica e costanza.
E tanti piccoli accorgimenti.
La crema idratante la uso tutte le mattine sul viso, e su tutto il corpo ogni volta che faccio la doccia. E non ha importanza se uso il bagnoschiuma idratante: la crema è fondamentale.
La sera prima di andare a dormire mi strucco. Sempre. Ho fatto tardi, ho bevuto troppo? Non è una buona scusa per trascurarmi. Normalmente tolgo tutti i residui di trucco a cui si è appiccicato smog e polvere. E non uso un latte detergente che mi lascia la sensazione di unto, ma lavo tutto con acqua e un sapone struccate specifico, così vado a nanna senza residui.
Il prodotto fa la differenza, ma anche un prodotto comprato al supermercato usato metodicamente può dare buoni risultati.
Una cosa che non so fare è curarmi le unghie. Per questo ogni tre settimane vado dall'estetista.
Ogni tre settimane. Metodo e disciplina.
Essere belle è una guerra aperta con madre natura fatta di tante piccole battaglie: quella contro il pelo superfluo da estirpare, quella contro il brufolo da camuffare, la buccia d'arancia da levigare.
Basta poco per apparire sciatta a banale. Ci vuole un po' di tempo tutti i giorni per apparire sempre in ordine.
Ho anche imparato a non vergognarmi a tirare fuori dalla borsa il libro, che proprio non ho tempo di leggere, in attesa dall'estetista o sotto il casco della parrucchiera.
Così oltre che curata fuori mi tengo curata anche dentro.

Alla festa dell'Unità che non c'è

martedì 2 settembre 2008
Non è che sia brutto ... è che ha una testa ... così (con il gesto di una parentesi tonda intorno alla testa) ... un testone macrobiotico


(sentita davvero come conversazione fra due ragazza che ignare se la raccontavano fra il parcheggio e la festa del PD)

Fatture dalle vacanze

lunedì 1 settembre 2008

Adesso mi basterà un pezzettino della persona da maledire e me ne libererò per sempre.
Purtroppo la foto non rende giustizia, ma la bambolina di sx ha gli spilli di serie.
Mi basterà appendere una di queste fantastiche bamboline alla borsa o al portachiavi e saranno tutti avvisati: attenzione a farmi del male. Io mi vendico.
In realtà le bamboline voodoo andrebbero fatte a mano, con un filo speciale, o impastate con direttamente all'interno parti della persona a cui il maleficio è inviato.
A presto con ricette e pozioni per risolvere tutti (o quasi) i vostri problemi.

Provaci ancora, Sam

domenica 31 agosto 2008
Fra il piacere di scrivere e il saper scrivere ci passano oltre 110 milioni di siti personali (fonte: Vanity Fair a pag. 37) più noti con il nome di blog.
Ho sempre creduto di aver la capacità di saper tradurre in segni sulla carta sentimenti, emozioni. Ho sempre creduto di essere capace di organizzare i miei pensieri e di saperli esprimere riuscendo a raccontare storie.
La verità è che l'ho creduto finché non ho cominciato a far leggere quello che scrivo. Finché non mi sono misurata con il mondo che ho intorno. E devo ammettere che mi sono molto ricreduta sulle mie capacità (fonte: le statistiche di lettura del mio blog).
Ho deciso però di darmi ancora qualche chance. Iniziando ammettendo di non essere molto brava nelle pubbliche relazioni e di non riuscire ad essere costante nel perseguire i miei obiettivi.
Così prima di tutto ho scritto qualcosa, e adesso me lo pubblicizzo un po'.
Perchè prima di abbandonare tutto devo essere proprio sicura di non esserne capace.
La Yamamay sponsorizza il concorso "Poesia Mediterranea". In realtà non si vince nulla, ma vorrei sapere cosa ne pensate della mia poesia.
Per poterlo fare dovrete iscrivervi e poi votare, ma tranquilli: non credo vi potrà succedere nulla di più che vedere la vostra posta elettronica invasa da cataloghi di mutande in pizzo e reggiseni a balconcino. E potrebbe non essere un male.

Cartolina dalle vacanze

sabato 23 agosto 2008


Giorno cinque dell'anno zero

giovedì 21 agosto 2008
Ti svegli ancora nella tua cameretta e senti come una specie di claustrofobia.
Cosa ci fai ancora qui? Poi ricordi che sei in ferie, che adesso sei grande, ma entrando in cucina ripiombi in quel senso di inadeguatezza che hai faticato a scrollarti di dosso.
Sei di nuovo parte della famiglia, devi nuovamente adeguarti alle regole.
Tua madre continua a metterti al corrente dei matrimoni di gente che hai conosciuto, o che addirittura hai visto crescere.
Continua a tenere il conto di chi è diventato avvocato o dottore, o "semplicemente" insegnante.
Tu non sei fra questi.
Fai un lavoro che lei non capisce e di cui non riesce a vantarsi con le amiche.
Solo l'idea di sputtanare migliaia di euro in un giorno inutile quanto un matrimonio ti fa venire l'orticaria, per non parlare dell'idea di sfornare piccole pesti che cresceranno diventando adulti problematici e insoddisfatti.
Riassumendo: la figlia che nessuno vorrebbe avere.
Passi l'intera giornata con lo stato d'animo di una quindicenne depressa, raccontandoti la favoletta che non sei mediocre così come ti considerano.
Nell'aria l'odore di foglie di nocciolo bruciate ti ricorda che la fine di agosto coincideva con la partenza da casa per raggiungere l'università, dove vivevi il resto dell'anno.
E' ora di partire. Il viaggio rimetterà tutte le cose in equilibrio. Ci sarà il momento della nostalgia e del ricordo. E quando tornerai scoprirai che nulla è cambiato.
In fondo non sei riuscita a cambiare neanche tu.